L’impero fallisce ancora. Il posto è vacante, anzi, più che vacante direi occupato da un personale non all’altezza: di cosa sto parlando? Il titolo parla da sé: che piaccia oppure no, il nuovo corso intrapreso dal franchise di Star Wars, con Il Risveglio della Forza e con Rogue One, ci ha messo di fronte alla totale assenza di un fattore preponderante della saga: un antagonista di spessore.
Ma partiamo dal principio. In Star Wars VII i nostri perfetti eroi del caso avevano di fronte Kylo Ren. Bene, anzi no, male direi. Il figlio di Han Solo ci prova a essere un cattivo come si deve: uccide a destra e a manca, si fa sedurre dal lato oscuro e non contento diventa pure l’allievo di un nuovo pseudo imperatore galatattico, proprio come suo nonno! Il caro vecchio Dart Fener / Darth Vader.
Ed è proprio questo, a mio avviso, il vero problema; Kylo Ren, o “il Frignetta” come lo definisce Leo Ortolani (tanto per farvi capire a cosa mi alludo), si trova a competere con un’antagonista inarrivabile, con un personaggio così iconico e mastodontico da far paura e questo lo annichilisce sotto ogni aspetto.
So che è ancora presto per parlare, nel prossimo Star Wars sicuramente migliorerà, diverrà più potente, ma, in cuor vostro, siete sicuri che troverà la “forza” di essere migliore del suo predecessore? Questa è una vera e propria maledizione, che obbliga tutti i nuovi cattivi della nostra amata galassia a confrontarsi con la perfezione in persona.
Lo stesso destino è purtroppo capitato a Rogue One, piacevole film, che presenta il medesimo difetto: una completa assenza di un qualsivoglia antagonista abile e arruolato.
Non me ne voglia il caro vecchio Krennic, ma semplicemente non ne è all’altezza.
Per tutta la pellicola ogni fan di vecchia data non aspetta altro di vedere lui, il portatore della maledizione, Dart Fener. Vediamo scontri, rimandi e tanto altro, ma ciò che ha spinto me, e non solo (dite la verità), a rimettere piede in una sala cinematografica era l’irresistibile voglia di rivedere il signore dei Sith all’opera.
Krennic, seppur ben interpretato, non ha la metà della metà del carisma di Fener e non riesce in alcun modo a farci tremare di piacere e tifare per una possibile vittoria dell’Impero, riducendosi a mero burattino nelle mani dei soliti e collaudati ribelli.
In conclusione: non importa se amiate più i Jedi o i Sith, Star Wars è Dart Fener e Dart Fener è Star Wars, questo è innegabile, così com’è innegabile la necessità di un cattivo che liberi la saga da questa maledizione e possa così permetterle di continuare a durare nel tempo.