Presso lo stand di Salda Press del Lucca Comics & Games 2016 abbiamo avuto modo di intervistare Stefano Conte che presentava qui in anteprima il suo nuovo fumetto: Volt.

Stefano Conte, anche conosciuto come The Sparker, è un giovane autore italiano molto promettente che ha presentato in occasione del Lucca Comics & Games 2016 il primo volume del suo nuovo fumetto, Volt.

Un progetto davvero divertente che ci ha colpito per la sua originalità. Per questo motivo abbiamo deciso di intervistare Stefano grazie allo slot offertoci presso lo stand saldaPress e chiedergli qualcosa in più sulla sua ultima fatica.

 

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Volt è un robot che sogna di poter diventare un fumettista, ma anche nel suo mondo non si tratta certo di un percorso semplice e privo di ostacoli. L’ostacolo più grande che si incontra nella carriera del fumettista è prima di tutto quello di guadagnare dal proprio lavoro. Così, se nella vita reale questo può creare risvolti drammatici e, talvolta, spezzare un sogno come quello di una carriera nel campo della nona arte, come più spesso succede (anche per Volt) è necessario scendere a compromessi.

 

Che vita di mecha…!

 

Esasperato anche da una dispotica madre che mi ha ricordato i connotati di Darth Vader, il nostro eroe è costretto a trovare un ripiego lavorativo per guadagnarsi un po’ di soldi. Non c’è dunque mestiere più indicato che fare il commesso in una fumetteria. A prima vista può sembrare una situazione ideale, se non fosse per i clienti con i quali Volt dovrà avere a che fare giorno dopo giorno, tutti fuori di testa e con pretese improbabili.

 

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Francesco: Come nasce l’idea di Volt?

Stefano: L’idea alla base di Volt nasce dalla realtà, perché io stesso sono stato un commesso in una fumetteria e ho cominciato facendo delle strisce auto pubblicate su internet con gli aneddoti che mi capitavano durante le giornate.

Magari arrivava il cliente tirchio che cercava in tutti i modi di tirare sul prezzo, quello che ti faceva le domande più bizzarre e sconclusionate o che si fingeva un super esperto, ecc…

Di conseguenza ho iniziato a tirar giù un po’ delle situazioni più divertenti, questi personaggi poi sono piaciuti e ho deciso così di evolverli per creare su di loro delle storie vere e proprie.

 

Hai già una storia completa quindi? Quando e in che modo verrà pubblicato Volt?

No, una storia completa no. L’idea è di evolvere la storia man mano che si prosegue, ora qui a Lucca abbiamo presentato in anteprima una edizione speciale del primo numero che sarà disponibile in edicola e nelle fumetterie a partire da gennaio 2017, edito da saldaPress.

Da gennaio in poi Volt diventerà bimestrale, quindi avrò due mesi alla volta per scrivere le nuove storie sperando che piaccia!

 

Lo stile del tuo disegno è molto bello, ricorda un po’ anche quello di Leo Ortolani, un grande nome del fumetto italiano. Quali sono state le tue fonti d’ispirazione?

Certamente, ci sono diverse influenze stilistche che mi hanno ispirato. Come hai notato tu stesso sicuramente lo stile di Ortolani, ma anche quello Disney e i manga giapponesi.

Volt sarà poi pieno anche di citazioni per ricreare un ambiente che il lettore possa sentire subito riconoscibile e vicino alla cultura pop.

 

 

 

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