I Nobel sono forse il premio più prestigioso che possa essere assegnato ad un ricercatore in materie umanistiche o scientifiche. Ci sono però molti altri premi, meno conosciuti dal pubblico, ma comunque importati. Tra questi spicca ogni anno la cerimonia degli IgNobel, una sorta di Nobel al contrario per le ricerche più improbabili.
Il 22 Settembre scorso si è svolta la 26esima cerimonia di premiazione degli IgNobel, un premio nato nel 1991 per premiare le ricerche scientifiche che in un primo momento fanno ridere, ma poi fanno riflettere.
Nonostante si configuri come una sorta di satira alla ben più celebre premiazione intitolata al chimico norvegese Alfred Nobel, la premiazione si svolge nelle sale di Harvard, alla presenza di scienziati di spicco e Nobel (quelli veri).
Anche quest’anno le ricerche premiate non hanno deluso le aspettative, vediamole insieme.
Premio IgNobel per la riproduzione
Assegnato all’egiziano Ahmed Shafik per aver studiato l’effetto di pantaloni in tessuti diversi sulla vita sessuale dei ratti e per aver riprodotto uno studio simile anche sull’uomo.
I risultati pubblicati su una rivista di urologia concludono che i pantaloni in poliestere o misti poliestere/cotone sono quelli che inibiscono maggiormente l’attività sessuale nei ratti. Il motivo? L’articolo ipotizza una correlazione tra lo sfregamento tra pantaloni e testicoli con conseguente formazione di un potenziale elettrostatico. Questo potenziale elettrostatico del “pene”inibisce l’attività sessuale.
L’inibizione è comunque reversibile nel giro di qualche mese. Quindi cari amici amanti del sintetico, tornate pure ai più salutari cotone o lana, le ragazze non vi daranno tregua o viceversa.
Premio IgNobel per l’economia
Un gruppo di studiosi ha approfondito una delle colonne portanti del marketing: la personalità del brand. Se avete fatto un corso di marketing saprete che spesso ci si riferisce ad un brand associandogli una personalità umana. Questa associazione non deve essere fatta dall’esperienza diretta del pubblico con l’azienda, ma dalla reazione emotiva che il brand comunica alla gente.
I neozelandesi Mark Avis e Sarah Forbes hanno chiesto agli studenti di assegnare delle personalità alle rocce, allo scopo di dimostrare che è ragionevole supporre che non ci sia spazio per questa teoria nel marketing.
Premio IgNobel per la fisica
Il premio è andato ad un gruppo misto proveniente da Spagna, Ungheria, Svizzera e Svezia per lo studio del comportamento dei tafani nei confronti dei cavalli bianchi. Secondo i ricercatori, infatti, i cavalli bianchi sono meno soggetti all’attacco dei tafani.
La spiegazione è correlata alla emissione di luce polarizzata da parte dei cavalli.
I cavalli bianchi riflettono la luce polarizzata meno del cavalli neri o marroni e quindi sono meno appetibili ai tafani che, invece, sono molto sensibili alla luce polarizzata. Il vantaggio evolutivo dei cavalli bianchi è quindi quello di essere meno soggetti a parassiti e, di conseguenza, alle malattie.
Il lavoro comunque precisa che per milioni di altri motivi, tra cui il fatto che per qualunque predatore il mantello bianco è sinonimo di “buon appetito”, i cavalli bianchi rimangono evolutivamente sfavoriti e per questo sono molto rari.
Il premio è stato anche esteso ad una seconda ricerca riguardante l’attrazione fatale tra libellule e pietre tombali nero-lucido. Sempre a causa di sta benedetta luce polarizzata, le libellule si schiantano contro le pietre tombali nere convinte che si tratti di uno specchio d’acqua. Pensateci nel caso dobbiate acquistare una pietra tombale, non siate artefici della morte delle libellule.
Premio IgNobel per la chimica
Prestigioso premio che, quest’anno, è stato assegnato alla Volkswagen per aver risolto il problema dell’inquinamento automobilistico installando un software che diminuiva artificiosamente le emissioni in caso di test.
Ovviamente una volta in strada le emissioni tornavano ad essere 40 volte superiori ai limiti di legge.
Premio IgNobel per la medicina
I ricercatori, in questo caso, hanno affrontato un grave problema che affligge l’uomo da millenni: il prurito. Normalmente, quando si percepisce il senso di prurito è sufficiente grattare la parte interessata.
Questi ricercatori tedeschi hanno scoperto che lo stesso sollievo può essere ottenuto mettendosi davanti allo specchio e grattandosi la parte opposta.
Insomma se vi prude la spalla destra adesso potete mettervi davanti allo specchio e grattare la sinistra ottenendo risultati simili al vecchio e noioso metodo tradizionale.
Premio IgNobel per la psicologia
Un gruppo di ricercatori provenienti da centri di ricerca di tutto il mondo ha interrogato migliaia di bugiardi chiedendogli quante volte mentono al giorno. La difficoltà del progetto è stata quella di capire se e quando credere nella risposta che hanno ottenuto.
Lo studio ha concluso che le bugie cambiano di frequenza durante la nostra vita toccando dei picchi tra i bambini e gli anziani. Sembra che i più sinceri siano le persone di mezza età.
Questo comunque implica che bambini e anziani non abbiano mentito sul numero di bugie che dicono, quindi il dato si basa sulla onesta di persone che ammettono di mentire. Il paradosso è dietro l’angolo.
Premio IgNobel per la pace
Il premio per la pace va ai canadesi che hanno studiato la capacità delle persone di riconoscere le frasi cazzare fintamente profonde.
L’attenzione e l’intenzione sono la meccanica della manifestazione.
La frase sembra profonda, ma nella realtà non vuol dire assolutamente niente. Le persone che cascano in queste supercazzole sono meno riflessive, hanno scarse capacità capacità cognitive e più propensi ad abbandonarsi a credenze complottiste o alle medicine alternative.
Ora che la cosa è sancita da una pubblicazione scientifica potete andare su Facebook, provare a condividere frasi che non vogliono dire una fava e vedere chi abbocca.
Premio IgNobel per la biologia
Orgogliosamente assegnato a due signori inglesi. Charles Foster per aver vissuto lontano dalla società per anni imitando lo stile di vita di diversi animali tra cui quello del tasso, della lontra, del cervo, della volpe e di un volatile.
Thomas Thwaites, invece, ha vissuto a lungo con delle capre e si è creato delle protesi per potersi muovere in maniera più capra-like.
Premio IgNobel per la letteratura
A volte parlare delle proprie passioni paga. Lo svedese Fredrik Sjöberg è stato insignito dell’IgNobile premio per aver scritto un libro in tre volumi sulla propria passione: collezionare mosche. Tra le tante spicca la descrizione dei Sirfidi, una particolare specie di mosca in grado di mimare l’aspetto di insetti ben più pericolosi per evitare di essere attaccate dai predatori.
Premio IgNobel per la percezione
Ultimo premio ad una importante ricerca giapponese a firma Atsuki Higashiyama e Kohei Adachi.
I due hanno verificato che se ci si piega in due e si guarda attraverso le proprie gambe, il mondo appare effettivamente diverso.
Vi consiglio di guardavi l’intero video della premiazione per rendervi conto del tono goliardico e “caciarone” imperante nonostante la scenografia di Harvard.
Buona visione
- IgNobel 2016 (improbable.com)