Roma ancora una volta protagonista del fumetto, ma questa volta con ARF! – Festival di storie, segni e disegni, che si è svolto il 20, 21 e 22 Maggio presso La Pelanda – Macro Testaccio.

Il Festival è un vero e proprio punto di incontro ideato da autori, disegnatori, sceneggiatori, designer per autori, disegnatori, sceneggiatori e designer, ma anche per case editrici, piccole e grandi.

Se non amate le fiere enormi, quelle troppo dispersive, dove per poter camminare ci vorrebbe lo scudo di Captain America, allora la realtà più da festival dell’ARF!  vi farà impazzire dalla gioia.

L’ARF! non consente solo di conoscere nuovi volti e talenti agli appassionati del fumetto, ma anche di incontrare alcuni dei nomi più celebri del panorama del fumetto e poterci scambiare anche quattro chiacchiere, in tutta tranquillità, circondati da un mondo fatto di carta e inchiostro.

 

ARF!

 

L’idea di base che muove l’ARF! è quella di portare al centro della scena la narrazione disegnata, ma non solo.

L’idea di base che muove l’ARF! è quella di portare al centro della scena la narrazione disegnata, ma non solo. Se nel 2015 questo poteva sembrare una piccola realtà, con l’edizione di quest’anno, l’ARF! si è arricchito ulteriormente di proposte, eventi, workshop per il grande pubblico, grazie anche alla presenza dei principali editori italiani.

Ma cosa possiamo trovare all’ARF!?

All’ARF! c’è tutto per tutti i gusti. In questi giorni ho fatto un giro tra gli stand e sono rimasta veramente molto sorpresa per l’offerta, ma anche per l’ambiente che si è venuto a creare.

Indubbiamente la prima cosa che potrebbe saltare all’occhio sono gli spazi piccoli. Se considerate l’ARF! esclusivamente come una fiera, allora la sorpresa è ben poca. Nel giro di un’oretta siete riusciti a girare tutto, magari soffermandovi anche su qualche stand, dove sicuramente ci saranno almeno due o tre disegnatori all’opera tra live drawing e dediche.

Se, invece, avete voglia di fare un salto nel mondo del fumetto molto più approfondito, allora l’ARF! ha molto da offrire.

 

ARF!

 

 

Tralasciando lo spazio ristretto.

Tralasciando lo spazio ristretto, ma molto arieggiato e “vittima” di folli code solo nella giornata di domenica durante l’incontro con Michele Rech, aka Zerocalcare, l’ubicazione dell’ARF! è molto caratteristica.

Testaccio è uno dei quartieri più particolari di Roma, e molto stravagante è stata la scelta di organizzare il Festival proprio ne La Pelanda, ex mattatoio dove ora risiede il MACRO, museo d’arte contemporanea.

Idea stravagante, ma non fallimentare.

Il Festival è stato diviso in più aree a seconda dell’interesse. Tra le zone più interessanti ci sono quelle dedicate alle mostre, tra cui la bellissima Incontri e Paesaggi di Hugo Pratt realizzata in collaborazione con il Napoli Comicon, svolta a Roma dal 29 Aprile al 24 Maggio.

Molto interessante anche la mostra Da Rat-Man a Star Wars, il cinema secondo Leo Ortolani, il quale è stato presente il primo giorno di Festival, in occasione della presentazione del libro Il buio in sala (assolutamente consigliato).

Nella giornata di domenica sono stati dedicati spazi e incontri anche alla figura del grande Andrea Pazienza.

Nella giornata di domenica sono stati dedicati spazi e incontri anche alla figura del grande Andrea Pazienza e al suo Zanardi, intorno al quale si è riunito un bel numero di interlocutori, tra giornalisti e fumettisti, che ricorda il mondo e la persona di Pazienza.

In alto i pollici anche per la mostra di Rita Petruccioli, Prima le donne e i bambini, composta da numerose tavole che mostrano la sensibilità fiabesca di questa grande autrice del fumetto. La Petrolucci è anche stata protagonista di un incontro che si è tenuto sabato, dove l’autrice ha raccontato il suo bizzarro passaggio dall’illustrazione al fumetto, e come queste due arti si siano mescolate tra di loro.

 

ARF! ARF!

 

Nella zona centrale dell’area dedicata all’ARF! c’è la sala incontri e la sala masterclass.

Nella zona centrale dell’area dedicata all’ARF! c’è la sala incontri e la sala masterclass. Le masterclass, alle quali si poteva accedere solo tramite una precedente prenotazione (e io purtroppo non ce l’ho fatta), sono state all’insegna del disegnare al fianco di grandi nomi del fumetto, da Ortolani a Gipi, ma anche delle tecniche di scrittura con Roberto Recchioni, protagonisti di tutti e tre i giorni di Festival, e Francesco Artibani.

Gli incontri hanno spaziato dal cinema al fumetto, dalla traduzione all’importanza del web nel mondo del fumetto.

Si è dedicato un incontro anche alle realtà più piccole e indipendenti del fumetto, soprattutto in un’epoca come la nostra dove il self-publishing è diventato uno strumento fondamentale per farsi conoscere e far girare il proprio lavoro.

 

ARF!

 

Non a caso, era presente anche lo staff di Verticomics, utilissima e funzionale app che permette di leggere qualsiasi tipo di fumetto, sia su smartphone che su tablet, in qualsiasi momento e in qualità ottimizzata per il vario tipo di dispositivo.

Il cinema è quello che mi ha interessato particolarmente, e sono stati dedicati più incontri al tema, cercando anche di approfondire quel fenomeno “malvagio” chiamato Cinecomics!

Ovviamente non poteva mancare un’interessante incontro con Gabriele Mainetti, ormai sulla cresta dell’onda grazie a quel meraviglioso film che è Lo Chiamavano Jeeg Robot, in compagnia dei due sceneggiatori del film Nicola Guaglianone e Roberto “Menotti” Marchionne, e Roberto Recchioni, Giorgio Pontrelli e Stefano Simeone.

 

© ARF! Festival

© ARF! Festival

 

Dal successo del film all’importanza di questo genere nuovo nel cinema italiano.

Dal successo del film all’importanza di questo genere nuovo nel cinema italiano, passando per le difficoltà che, storie come queste, in un panorama cinematografico così ristretto come il nostro, si devono affrontare.

Molto particolare l’area interamente dedicata ai più piccoli, seguiti da veri professionisti del fumetto. Spazio molto ben organizzato e seguito con molta attenzione, dando la possibilità agli eventuali accompagnatori di poter circolare liberamente per il Festival per la durata dell’incontro.

Dalla Bonelli alla Star Comics, da Panini alla Rw Lion, passando per la Tunuè e Bao Publishing, possiamo trovare diverse tra le più importanti case editrici, ma anche venire a contatto con realtà molto più ristrette ed emergenti, ma che hanno da offrire moltissimo potenziale. Infatti, per la prima volta proprio quest’anno, l’ARF! ha dedicato uno spazio gratuito per l’allestimento ed esposizione, Self ARF!, a tutte le realtà indipendenti e autoprodotte.

 

ARF!

 

Molto trafficata anche l’area Job ARF!, interamente dedicata alle opportunità professionali. In questa area moltissimi aspiranti autori, da disegnatori a illustratori, passando per gli sceneggiatori, hanno potuto presentare i loro portfolio e le loro storie, idee e progetti a vari editori specializzati e da un certo spessore nel settore.

Chicca finale che ha raccolto intorno a sé moltissimi visitatori è stato lo spazio esterno chiamato La fossa di Bruti, appunto dedicato al gioco di carte in stile medievale fantasy ideato e disegnato da Gipi.

Mini torneo giornaliero che ha visto riunirsi attorno alle lunghe tavolate in legno, moltissimi giocatori desiderosi di vincere Le Grandi Recchie (la sottoscritta si sarebbe buttata volentieri nella mischia)!

I più fortunati sono anche stati ritratti live da Gipi per diventare delle vere carte nella prossima espansione di gioco!

 

ARF! ARF!

 

L’ARF!, in tutte le sue sfumature, è una realtà in continua crescita. Un festival dove si puòrespirare il vero fumetto, fin dalla sua fase più embrionale. Un gruppo di persone che sono riuscite davvero, nel piccolo, a creare un luogo d’incontro speciale e ricco di persone cariche di passione. Difficile trovare realtà così “piccole” e così ben funzionanti.

Sperando in un’edizione ancora più gloriosa il prossimo anno, al quale non mancheremo, vi consiglio assolutamente di non perdervi questo delizioso Festival!