Il servizio in abbonamento di Infinity Tv di Mediaset, oltre a un abbondante catalogo di serie televisive, offre anche una serie di film cult che da non perdere. Continua il nostro Speciale VOD e oggi vediamo quali sono i migliori film su Infinity.

Sfogliando il catalogo cinema, notiamo subito che oltre ai classici titoli riempitivi, svettano pellicole imperdibili per la cinematografia internazionale, cult e piacevoli film da guardare sotto le coperte in giornate uggiose.

 

 

Ecco i nostri consigli dei migliori film da guardare grazie al servizio Infinity Tv.

 

 

 

The Millionaire

Pellicola del 2008 diretta da Danny Boyle, la storyline è tratta dal romanzo Le dodici domande di Swarup. Il film ebbe un successo straordinario e vinse molteplici premi grazie al connubio di diversi temi trattati e ad un cast indovinato, addolcito da note romantiche e contemporaneamente un background di violenze psicologiche e fisiche.

Jamal, un giovane ragazzo cresciuto nella baraccopoli di Mumbai decide di partecipare a Chi vuol essere milionario; riuscendo a rispondere correttamente a tutte le domande si guadagna l’attenzione della polizia, che lo incrimina per frode e lo tortura. Jamal ci accompagnerà lungo i periodi più importanti della sua esistenza, dimostrando che ogni risposta deriva da una diversa esperienza di vita.

The Millionaire offre uno spaccato di un universo molto lontano dalla nostra quotidianità, e per questo affascinante ed esotico.

Descrive un mondo di povertà, di speranza, d’amore e di violenza, uno scenario costellato di vite vissute ai margini, in un ambiente quasi favolesco nel quale anche il povero, solo per un giorno, può diventare il faro del riscatto sociale, permettendo a tutti di sognare qualcosa di più.

 

 

 

 

Principessa Mononoke

Una delle più famose pellicole d’animazione dello Studio Ghibli, nata dalla creativa immaginazione del grande maestro Hayao Miyazaki, la colonna portante della cinematografia d’animazione giapponese.

Col titolo originale de La Principessa Spettro, il film è uscito nel 1997 ed è stato, almeno fino a Titanic, la pellicola più vista del Paese.

Principessa Mononoke ci accompagna in un mondo immaginario e fantastico, nel quale i guardiani della foresta si scontrano con gli invasivi e arroganti umani; uno scontro della natura e della magia contro la macchina, l’industria. Mononoke è una trovatella, adottata da uno spirito della Foresta e che ora combatte per loro contro la corruzione dell’essere umano. Il viaggio verso la scoperta di questo feroce e incantato mondo avviene attraverso gli occhi di Ashitaka, l’osservatore che, come noi, cade nella tana del bianconiglio, perdendosi nei suoi contorni.

La pellicola di Miyazaki è ricca di poesia e delicatezza, caratteristiche celebri di tutta la cinematografia del regista giapponese. Una storia fantastica che racconta temi attuali; una pesante metafora descrive la critica verso l’industrializzazione e la prepotenza umana nei confronti della natura, un’anima che tuttavia si solleva e combatte per la propria salvaguardia.

Un viaggio epico costruito con impeccabile sensibilità e rigore, un lavoro tecnico minuzioso dalla trama estremamente complessa. Per tutti questi motivi Principessa Mononoke si distacca dalla sua stessa natura, diventando un capolavoro culturale e morale che ha profondamente segnato l’intero settore.

 

 

 

 

La grande bellezza

Il film di Paolo Sorrentino che ha convinto anche i più scettici in fatto di cinematografia nostrana. Un tagliente omaggio al nostro paese, uno squarcio di orrore e bellezza, raccontato con tutto l’amore possibile verso il cinema stesso: la passione per la tecnica, l’armonia, la proporzione delle inquadrature. Dialoghi e monologhi che ti colpiscono al petto come proiettili, un altro capolavoro del protagonista Toni Servillo.

Un grottesco viaggio nel vortice della mondanità del belpaese, nella cornice di una Roma che si palesa in contraddizione con se stessa: la culla della bellezza e dell’intelletto contro la più patetica delle fuffe contemporanee, della futilità, in un gioco di continua presa di coscienza e innalzamento degli orrori vuoti e martoriati della bellezza. L’incubo e la vita di Jep Gambardella, ex-scrittore, cosciente del disprezzo verso tutto ciò che egli rappresenta. Da scrittore a re dei mondani, si agita nel suo stesso fango, vomitando parole d’amore e d’odio verso la Roma che lo ama e lo rigetta.

La Grande Bellezza è un film straordinario, stra-ordinario. Un’immersione totale nella superficie grottesca dell’Italia e delle sue ricchezze, un viaggio tra tutti i freak generazionali, in un rimbombante urlo cinico. La Bellezza consiste proprio nel fatto che il nostro protagonista, Jep, accompagna lo spettatore in questo macabro viaggio nelle viscere della società ricca e viziata ma non ne sottolinea nè un giudizio negativo nè positivo.

Jep lo specchio e il surrogato del suo tempo, lo conosce, ne trae vantaggio, ne rifugge e lo ama intensamente. Ne è così tanto in simbiosi che la possibilità di cambiare equivale alla morte stessa. E allora ride, lo vive fino in fondo, cogliendo impercettibili cambiamenti di denuncia che tiene solo per sè.

 

 

 

 

The Others

Pellicola diretta da Alejandro Amenábar nel 2001; protagonista un’ansiosissima e paranoica Nicole Kidman nei panni di Grace, una madre apprensiva e particolarmente protettiva, alle prese con una casa buia che cela misteriose insidie.

Grace attende che suo marito torni dalla guerra, e nel frattempo si cura degli affari domestici prendendosi cura dei suoi due bambini in una grande villa costantemente avvolta dalla nebbia. I due piccoli soffrono di una grave malattia che li porta ad essere allergici alla luce del sole. Il mondo di questa piccola e tormentata famiglia prenderà una piega assolutamente shockante nel momento in cui, alla loro porta, si paleseranno tre domestici che chiederanno di lavorare per loro. Tutte le convinzioni si sgretoleranno, quando la verità sulla loro stessa natura verrà stravolta.

Un thriller in costume, tra l’horror psicologico e il mistery più classico. Ampie stanze silenziose e buie, dentro le quali può succedere di tutto. Vite avvolte dalla paranoia segnano i contorni di un godibilissimo film, seppur vagamente pretenzioso, ma tuttavia in grado ti effettuare ottime manovre di jump scare e rivelazioni atte a stravolgere i punti di partenza.

Una Kidman nella sua parte migliore, il ruolo della psicotica, acida e quadrata le riesce sempre molto, forse troppo, naturalmente.

 

 

 

 

Trilogia de Il Signore degli Anelli

Per tutti gli amanti della saga, vi segnaliamo la presenza della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, per molti ormai diventata un cult. La grande avventura epica si ispira ai romanzi di Tolkien, che sono i capostipiti della più classica letteratura fantasy che ha ispirato libri, giochi, videogiochi e giochi di ruolo.

Le avventure della saga degli Anelli raccontano un universo dettagliato e straordinariamente complesso dove vivono hobbit, nani, elfi, uomini e di creature che si muovono nell’ombra: lo scontro più epico della storia del genere, il bene contro il male, la luce contro l’oscurità, la libertà contro la tirannia. Protagonista un piccolo hobbit che segna il nostro punto di vista, mentre tra mille peripezie, fatiche e prove estenuanti, si avvicina alla distruzione dell’anello del potere, il fardello che porta con sè, l’oggetto più potente e pericoloso della Terra di Mezzo. Aiutato dalla Compagnia dell’Anello e dallo Stregone Gandalf, Frodo si avventurerà fino a Mordor, dove risiede il terribile Sauron e distruggerà per sempre il simbolo della tirannia.

La Trilogia svetta tra i film più costosi di sempre e contemporaneamente tra i titoli di maggiore incasso della storia del cinema.

Malgrado le molte critiche per il progetto stesso, le pellicole di Peter Jackson si sono facilmente guadagnate la nomea di cult, entrando con poca fatica nell’immaginario degli amanti del fantasy e portandosi dietro migliaia di tributo e opere derivate.

 

 

 

 

La leggenda del pianista sull’oceano

Elegantissimo film diretto da Giuseppe Tornatore e basato sul monologo Novecento di Baricco, è un film imperdibile per molti aspetti. Protagonista lo straordinario Tim Roth nei panni dello stesso Novecento, in un’interpretazione di profondo impatto, accompagnata dalla pluri-premiata colonna sonora di Ennio Morricone.

Quando il macchinista della nave, Danny Boodman, ritrova un bambino dentro una cassa di limoni nella prima classe del transatlantico Virginian, decide di tenerlo con sè e allevarlo come figlio. Novecento crescendo scopre presto la sua passione per il pianoforte, diventando il pianista della nave e lasciando che l’eco del suo talento si sparga per tutto il mondo. Malgrado le sue doti innate, un pesante tormento lo costringe a non scendere mai dalla nave, lasciandolo psicologicamente intrappolato nel piccolo grande mondo della nave.

La storia di Novecento è un prezioso gioiello di sceneggiatura, cura per la fotografia ed estrema eleganza del cinema nostrano. L’uomo intrappolato nella sua gabbia dorata, che guarda al mondo con desiderio e con terrore.

Un universo troppo grande, troppo ingestibile, è a pochi passi da lui, impossibile da toccare, quando invece l’enorme culla della nave lo coccola e lo protegge come una madre, costringendolo a conoscere solo ciò che arriva a lui, e non il contrario. Una favola imperdibile, una commistione di talenti profondi che si uniscono in un canto alla bellezza e alla malinconia dell’universo musicale.

 

 

 

 

The Wolf of Wall Street

Ora che finalmente anche il nostro caro Leonardo di Caprio ha vinto l’Oscar, Infinity gli dedica una sezione con varie pellicole, compreso Titanic. Tuttavia, tra i vari titoli, quello che riteniamo più interessante da sottolineare è indubbiamente The Wolf of Wall Street, pellicola diretta da Martin Scorsese nel 2013.

Il film narra l’ascesa e la caduta di un giovane broker, Jordan, attraverso la descrizione di un mondo di eccessi e di potere monetario nell’atmosfera di una New York corrotta.

The Wolf è un viaggio diretto verso la distruzione e la stupidità di uomini con più denaro che sennò, l’idea dell’immortalità e della strafottenza di broker lasciati a se stessi, senza freni o moralità. Un burrone nel quale scoprire le vite eccessive, a briglia sciolta e per questo punita, ma mai del tutto.

Ricorda molto da vicino lo sviluppo psicologico ed economico di un Tony Montana nel film Scarface, questa volta attraverso l’interpretazione di un Leonardo di Caprio decisamente in forma, accompagnato da Jonah Hill e altri attori di rilievo. Un film da non perdere.

 

 

 

 

Source Code

In attesa di vedere cosa combina Duncan Jones con il film di prossima uscita di World of Warcraft, vi consigliamo Source Code, un thriller del regista uscito nel 2011 e con protagonista Jake Gyllenhaal.

Il pilota dell’aeronautica Colter Stevens si sveglia all’interno di un treno, non capendo come ci è arrivato. Poco dopo avverrà una grossa esplosione che farà saltare in aria i vagoni e l’uomo si ritroverà all’interno di una capsula dalla quale non può uscire. Carol, il capitano dell’Air Force, mettendosi in collegamento con lui, gli spiega che è all’interno del Codice Sorgente e che deve tornare indietro, ogni 8 minuti, all’interno di quel treno, per scoprire chi è l’attentatore della strage.

Il sistema di viaggi temporali alternativi, lo scambio di identità e la componente investigativa e di mistero della pellicola conferiscono al film una struttura particolarmente interessante.

Il film non ha goduto di nomination o premi particolari, tuttavia è consigliato per la sua originalità e a tutti quelli che amano il più classico thriller.

 

 

 

 

San Andreas

Immancabile, nella lista dei consigli, la tamarrata suprema con protagonista The Rock in un film assolutamente trash e per questo motivo impossibile da non sottolineare. San Andreas, film apocalittico del 2015 diretto da Brad Peyton.

Terribili terremoti colpiscono la faglia di San Andreas e continuano la loro devastante avanzata andando a colpire anche il resto della California, con magnitudo che arrivano a 9.6, diventando di fatto i terremoti più potenti della storia. Ma nulla possono fare all’eroe incontrastato dell’apocalisse, Ray Gaines (Dwayne Johnson), ex vigile del fuoco di Los Angeles, che salverà l’insalvabile.

L’epica trashata segue la scia dei film di successo degli anni ’90 in merito a devastazioni naturali che mettono in pericolo migliaia e migliaia di persone. Un po’ retrò come impatto emotivo, lascia comunque lo spettatore esaltato da buoni effetti speciali e, ovviamente, tutto il LOL che può risiedere in action movies di questa tipologia. Ma si sa, The Rock è sempre il migliore.

 

 

 

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