Infrangere la prima legge della robotica
È successo che un team di ricercatori guidati da Boris Povše ha istruito un robot industriale, composto in realtà da un solo braccio meccanico, a colpire sulle braccia un gruppo di sei volontari causando loro una serie crescente di dolori, da lieve a insopportabile. Scopo di questo esperimento al limite del sadismo? Intanto testare la soglia del dolore umano, anzi la soglia del rapporto uomo-robot in funzione del dolore causato. Ma soprattutto esplorare la possibilità di instillare, in futuro, nei cervelli elettronici dei robot proprio la capacità di aderire pienamente, e in autonomia, alla prima parte dell’enunciato della Prima Legge: “Un robot non può causare danno a un essere umano”.
Il team proseguirà gli esperimenti usando un braccio umano artificiale per gli impatti più devastanti (con sospiro di sollievo per i volontari). L’idea sarebbe quella di riuscire a istruire i robot a ridurre autonomamente la velocità dei movimenti quando rilevano, tramite sensori, la presenza di esseri umani.