Asterix e il Regno degli Dei - Il film

È da ieri nelle sale italiane l’ultimo lungometraggio animato tratto dalle avventure di Asterix, protagonista dei famosissimi albi a fumetti di René Goscinny e Albert Uderzo.

Ho sempre apprezzato i lungometraggi animati di Asterix, erano un punto fermo in televisione sotto Natale quando ero bambino e anche rivisti oggi “tengono” alla grandissima e non mancano ogni volta di scaldare il mio duro cuore di nerd con bellissimi ricordi.

Tanto per girare il coltello nella piaga in occasione di Asterix e il Regno degli Dei ci è arrivata in redazione una “gift box” con memorabilia varia d’epoca con all’interno svariate playbox, puzzle, VHS e quant’altro che ho già provveduto a sistemare in bella mostra in redazione, ecco un po’ di foto:

Ambientata nell’antica Gallia al tempo di Giulio Cesare, attorno al 50 a.C., ha per protagonisti il guerriero gallico Asterix, il suo miglior amico Obelix, trasportatore di menhir, e tutti gli abitanti del loro piccolo villaggio gallico in Armorica, che si ostina a resistere alla conquista romana grazie all’aiuto di una pozione magica preparata dal druido Panoramix, in grado di conferire una forza sovrumana a chi la beve.

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Asterix compare per la prima volta nel numero zero della rivista Pilote, era il 1959 e questo era il testo di presentazione della nuova striscia proposta su sceneggiatura di Goscinny e disegni di Uderzo:

Astérix incarna maliziosamente tutte le virtù dei nostri antenati Galli. L’umorismo di René Goscinny e Uderzo vi farà amare questo piccolo guerriero baffuto, personaggio nuovo nel mondo dei fumetti.

Nelle prime uscite a fumetti Asterix era l’unico protagonista principale della storia, ma, su insistenza di Uderzo che voleva affiancargli una spalla, venne poi introdotto il mitico Obelix che inizialmente non portava con se il “classico” menhir, ma una semplice ascia.

Col tempo i personaggi vengono meglio caratterizzati e Obelix diventa a tutti gli effetti uno dei protagonisti della storia, con i suoi classici difetti “da gallo”: Obélix è suscettibile, irascibile e goloso, mentre Asterix è l’eroe quasi perfetto, limitato solo dal suo fisico minuto.

A tanti anni di distanza questa semplice ricetta, unita ad un target giovane, all’assenza di vera violenza (i romani se la cavano sempre con qualche bernoccolo e basta, non ci sono mai uccisioni o altro di peggio) e alle idee e matita del duo francese, costituisce ancora un successo strepitoso, con milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Il lungometraggio ora nelle sale in particolare è tratto dal 17° albo della serie, uscito nel 1971 e venduto in oltre un milione di copie (che aumenteranno immagino grazie alla recente ristampa per l’uscita del film)

 

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Oltre ai fumetti, come dicevo, sono i lungometraggi animati ad avere lasciato più traccia nei miei ricordi personali, eccone una lista completa:

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Esistono anche quattro film dal vivo che non hanno riscosso particolare successo internazionale e non mi hanno fatto impazzire purtroppo:

 

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Al contrario di quanto si possa pensare, Asterix non è quasi mai descritto come un’opera patriottica francese che ritrae la resistenza dei galli contro gli invasori romani.

Al contrario l’opera di Goscinny e Uderzo è vista dai francesi come vera e propria satira:

Gli abitanti del piccolo villaggio gallico sarebbero delle caricature dei francesi, popolo presentato come litigioso, irascibile, non molto intelligente, (a parte qualche eccezione) e che passa la maggior parte del proprio tempo a litigare su questioni superflue.

L’attore Clovis Cornillac, interprete di Asterix al cinema ha dichiarato:

Asterix è noi. Non è il più furbo, il gallo, è in malafede, un po’ guastafeste. Questa specie di nano fiero mi assomiglia. La testa alta, ma di un metro e dieci.

Tutto questo non fa altro che rendermi Asterix più simpatico.

E voi? che ricordi avete di Asterix? Vi piace? Andrete al cinema a vedere l’ultimo lungometraggio, per la prima volta in computer grafica?