Vi prego, basta. Era dai tempi della musica di Puzzle Bobble che non mi entrava in testa in modo così persistente una “theme song“. E la cosa divertente è che la canzone, adattissima per una serie TV anni 80, è di fatto una enorme parodia.
It takes a lot to make a stew. A pinch of salt and laughter, too! A scoop of kids to add the spice, a dash of love to make it nice and you’ve got too many cooks!
Così inizia il vostro prossimo tormentone, creato dai quei simpaticoni della Adult Swim.
Per chi non lo sapesse Adult Swim è una emittente americana via cavo che condivide lo stesso canale della più nota Cartoon Network e che come questa condivide lo stesso proprietario, la Tuner Broadcasting system.
Come il nome suggerisce, a differenza della colorata e Superchiccosa Cartoon Network la programmazione di questa emittente è molto più focalizzata verso un pubblico adulto e maturo, poiché spesso i suoi programmi si contraddistiguono per essere bizzarri e politicamente scorretti.
Per farvi un esempio, la serie in stop motion “Robot Chicken“, che se non conoscete vi consiglio caldamente di recuperare, nasce proprio all’interno di questa emittente.
Too Many Cooks è proprio un programma di Adult Swim. Cioè, non è proprio un programma, fa parte di una serie di “Infomercials” che ogni tanto vengono inseriti all’interno della programmazione ordinaria. Fra questi, ad esempio, c’è “Broom Shakalaka” in cui un venditore cerca di verndervi diversi tipi di scope, con diverse funzionalità per riportare la in vita la figlia morta.
Di fatto tutti questi infomericals condividono la medesima linea visiva: intrattenimento televisivo più o meno contemporaneo che si trasforma in qualcosa di grottesco e terribile, e in appena 10 minuti testano la nostra pazienza, magari risultando anche poco divertenti.
Non è il caso di Too Many Cooks fortunatamente.
Il video inzia come la parodia della classica sigla di una Sit-Com anni 80, un po come quelle che potevamo vedere in “8 sotto un tetto” o “Genitori in Blue-Jeans”, con una canzone ripetitiva che utilizza l’aforismo “Too many cooks can spoil the broth”, prima di diventare un vero e proprio cross over fra diversi generi di serie televisive e scene violente e cruente.
La cosa assurda è che il video dura circa 11 minuti, e spesso ci si aspetta che questo sia finito, ma appena sembra di essere arrivati alla fine della sigla, questa riparte con la canzoncina citata.
All’incirca tutti i personaggi stereotipo delle sit com vengono rappresentati dal babbo vittima del boss troppo autoritario, alla figlia turbofiga stalkata dal vicino pervertito, fino ad arrivare al personaggio pupazzo stile Alf.
Il video è stato passato alle 4 di mattina per tutta la settimana scorsa ed è diventato in pochissimo tempo completamente virale, partendo da alcune domande su Twitter del tipo: “David Lynch l’ha visto? Perché Lars Von Trier è una torta?”.
Si è poi passati agli account fake dei membri del cast della sitcom, sempre su Twitter, ed addirittura alcune star (come la #turbofiga Zooey Deschanel) che hanno pubblicato la cover della canzone su instagram.
Forse il video stesso è la decostruzione della idea stessa di viralità: Internet ha decisamente troppi cuochi, noi, che sentiamo la necessità di condividere per primi qualcosa che molti prima di noi hanno già condiviso, rischiando di rovinare la zuppa stessa. Oppure semplicemente è una cosa senza senso.
Voi guardatela e decidete autonomamente se è un grandissimo meh, o se i loro creatori sono dei geni.
A me personalmente ha fatto molto lollare.