The Deck of Many Things, la recensione: una carta che cambia il destino

Esiste un Dungeons & Dragons un oggetto meraviglioso, un artefatto talmente potente che anche gli eroi più coraggiosi tremano al suo utilizzo: The Deck of Many Things, in italiano il Mazzo delle Meraviglie, arriva finalmente in versione ufficiale da Wizards of the Coast, con le 22 carte originali, 44 carte aggiuntive, un manuale in grado di far sfruttare tali carte in molteplici modi e una confezione dotata anche di un libro esplicativo di ogni singola carta.

Questa edizione, che nel pacchetto completo offre di tutto e di più, propone uno degli oggetti più famosi in Dungeons & Dragons per tutti quei coraggiosi Dungeon Master che vogliono dare ai propri giocatori qualcosa di potente, distruttivo, capace di buttare al secchio anni di sessioni di un’avventura longeva, e ora vi spieghiamo perché.

Il Mazzo delle Meraviglie, e non solo

Prima di partire, parliamo del Mazzo delle Meraviglie: il Deck of Many Things è questo oggetto composto da un mazzo di 22 carte, capaci di emanare un potere senza eguali. L’utilizzatore deve dichiarare quante carte pescare, per poi girarle e, una dopo l’altra, attivarle. Qui sotto potete vedere carte come la Cometa, la Stella e la Luna: ora vi spieghiamo, per contestualizzare i loro effetti, cosa fanno se pescate:

  • La Cometa: se sconfiggi con una sola mano il prossimo mostro ostile, o gruppo di mostri, acquisisci esperienza pari per fare un livello, altrimenti non succede nulla.
  • La Stella: aumenta una tua caratteristica di 2, puoi superare il 20 ma non il 24.
  • La Luna: ti è concessa l’abilità di lanciare la magia Desiderio per 1d3 volte.

È lampante il modo in cui queste carte, da sole, possono davvero cambiare lo status quo dei personaggi e del mondo di gioco. Per questo Wizards of the Coast ha deciso di affiancare in questa produzione, oltre alle 22 carte originali (i quali effetti li trovate nel Manuale del Dungeon Master, pg. 162, altre 44 carte, il Deck of Many More Things e il Deck of Illusions.

Queste 66 carte sono tutte di altissima qualità, con degli artwork fantastici e delle rifiniture in oro foil: il dorso è ben disegnato, e l’oggetto di per sé viene presentato dentro un cofanetto davvero esteticamente gradevole, adatto ad una libreria di un fan di Dungeons & Dragons. Nel corso del tempo poi, molte riproduzioni sono state fatte di questo Mazzo delle Meraviglie, ma avere 66 carte ufficiali, con un libro dedicato e un cofanetto rende il prodotto in questione qualcosa di eccezionale.

Un libro, molti modi di usare le carte

Come abbiamo detto non si tratta però solo di queste 66 carte,  ma di un libro che le accompagna, e lo fa a meraviglia: di solito i Manuali di D&D sono compendi di regole o avventure, ma in questo caso abbiamo davanti invece una sorta di guida ai mille utilizzi di queste carte. Con 22 capitoli, quindi, il Book of Many Things racconta svariate opzioni e propone al giocatore spunti interessanti.

Vediamo insieme quindi i singoli capitoli (che prendono il nome dalle carte), così da spiegarvi nel dettaglio – ma senza dilungarci troppo – cosa vi permetterà di fare questo volume:

  1. Fool: la storia del Mazzo delle Meraviglie in D&D
  2. Key: come usare il mazzo, le regole delle altre 44 carte e quali effetti dare alle singole carte (come una sorta di oggetto magico scomposto)
  3. Balance: come usare le carte per dare Ispirazione in modo alternativo, o per creare incontri randomici con Premi e Punizioni
  4. Puzzle: come creare enigmi, stanze trappola e indovinelli usando le carte
  5. Gem: oggetti magici correlati alle varie carte
  6. Rogue: come usare il mazzo di carte per creare degli spunti narrativi sul destino dei personaggi
  7. Sage: analisi del talento Cartomante, oltre che gli effetti completi delle altre 44 carte
  8. Fates: analisi del background dei personaggi legati a eventi che hanno avuto molto significato
  9. Knight: analisi di come creare il cavaliere della relativa carta
  10. Sun: il bastione solare, la fazione buona
  11. Moon: i moonstalker, la fazione malvagia
  12. Comet: la setta che vuole far finire il mondo, gli Araldi della Cometa
  13. Star: le costellazioni del Cielo delle Meraviglie, con effetti magici che influenzano il destino di chi è nato sotto una di esse
  14. Jester: il mercato Seelie, una location multiversale da esplorare
  15. Throne: come creare il proprio bastione dopo aver pescato la carta Trono
  16. Ruin: una rovina da esplorare, dove magari ritrovare il tesoro perduto dopo aver pescato la carta Rovina
  17. Donjon: un dungeon chiamato Donjon
  18. Void: la carta in questione ha un potere devastante, fa collassare il corpo di chi la pesca e mette l’anima in un oggetto molto lontano; questo capitolo propone un dungeon su un semipiano creato dopo aver pescato la carta, dove si trova l’anima del giocatore
  19. Skull: un non morto che cerca il Mazzo delle Meraviglie per distruggerlo
  20. Flames: tre demoni unici
  21. Talons: una lista dei mostri in questo libro
  22. Euryale: la storia di Asteria

66 oggetti da collezione

Ovviamente ci sono infiniti altri modi per usare queste carte: il limite è la fantasia del Dungeon Master. C’è da dire però, che nel caso foste interessati a saperne di più, dentro la confezione con le 66 carte c’è anche un piccolo libro che spiega il significato di ognuna di esse, gli eventuali valori che può rappresentare. Ampliando in questo modo non tanto le funzioni proposte, ma il vero e proprio senso della carta, il mini libro e le carte insieme diventano virtualmente infiniti, dando al DM (o ai giocatori più fantasiosi) molti modi per elaborare funzioni alternative.

The Deck of Many Things uscirà il 12 gennaio 2024, e al suo interno conterrà il mazzo di carte completo, un manuale di 192 pagine (non grande come altri manuali principali, ma nemmeno così piccolo se consideriamo che Dragonlance ne ha 224) e una Guida di 80 pagine. Nonostante il prezzo finale del prodotto sia più elevato di un semplice Manuale di D&D 5e (99,90€), parliamo di un oggetto riutilizzabile in infiniti modi, che potrete sfruttare anche per creare one-shot veloci o semplicemente per mettere in crisi qualche giocatore.

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