Internet è stata forse una delle invenzioni più grandiose dell’ultimo secolo, soprattutto per una ben determinata categoria di persone: i complottardi complottisti, che hanno trovato nel mezzo informatico un nuovo modo per riunirsi e divulgare le loro cazzate idee.

Da circa un mese a questa parte ho iniziato, quasi per gioco, a seguire qualche pagina facebook riguardante complotti di vario genere, più per farmi una risata leggendo qualche commento particolarmente idiota originale che per altro.

Da quel momento ogni cosa è cambiata nella mia visione del mondo e la mia fiducia nei confronti dell’umanità è stata annichilita.

Esistono teorie di complotto delle più varie, dall’NWO ai rettiliani, da quella sulle lobby dei barbieri alla teoria degli alieni che permisero la nostra evoluzione.

Procediamo però con ordine. Da buon fruitore della televisione nazionale quale sono, più di una volta mi era capitato di incontrare sulla mia strada qualche programma televisivo di dubbio fondamento scientifico che proponeva qualche idea di complotto riguardante perlopiù le scie chimiche o il NWO.

Parecchio tempo dopo, facendo un giro online mi son reso conto di quanto questi complotti sembrino quasi scontati e quali meravigliose idee possano fiorire a partire da alcune persone.

Così, recentemente, mi sono imbattuto in articolatissime seghe mentali teorie secondo le quali, ad esempio, la lobby dei barbieri (naturalmente anche loro in associazione con il NWO e i rettiliani) utilizza i vostri capelli per permettere ai rettiliani di nascondersi meglio tra noi (qui il link), a chi arriva a sostenere in base a fonti certe e prove inconfutabili come la presenza del fattore RH- nel nostro sangue che in verità noi discendiamo da fantomatici astronauti scesi sulla terra in epoca preistorica (a voi l’articolo per intero).

Arthur: All my life I’ve had this strange feeling that there’s something big and sinister going on in the world.
Slartibartfast: No, that’s perfectly normal paranoia. Everyone in the universe gets that.

In mezzo a tutto questo marasma di teorie sorgono però molte idee particolarmente interessanti di chi, convinto di avere in mano le prove ineccepibili di quanto afferma, con degli assurdi voli pindarici si lancia in invettive nei confonti di chi non lo sta a sentire e che prova a farlo ragionare sui fatti.

Secondo me tutte queste perle di saggezza devono obbligatoriamente essere prese con un atteggiamento tra il comico e l’umoristico, anche perché, se così non fosse, bisognerebbe iniziare a preoccuparsi seriamente di quanto sta accadendo al nostro paese.

Si tratta infatti di migliaia di persone che, forti della loro ignoranza (ignoranti nel senso che ignorano (sì, allora io sono un imbecille nel senso che imbelle) se non del tutto almeno in parte ciò di cui si sta veramente parlando) si spingono a tenere comizi e a cercare di provare che i loro interlocutori non complottisti, i quali spesso hanno studiato parecchio gli argomenti in questione, si stanno sbagliando o mentono, fino ad arrivare ad accusare gli esperti di essere solo mercenari al soldo del NWO.

 

Metodo di ragionamento dei complottisti

 

Se c’è una cosa che posso dire è solo che, dopo appena un mese passato a stretto contatto con i complottisti, non sopporto più un certo tipo di umanità, quella che vede teorie oscure dietro ogni angolo e che non ha ancora capito che l’omicidio di JFK è causa del comico mentre Erik Lehnsherr era lì per cercare di proteggere il buon Kennedy.

Ricordate gente, i complottardi si nascondono anche vicino a voi, tra i vostri amici, i vostri parenti… non lasciatevi conquistare, se veramente volete capire cosa sta succedendo informatevi e non siate paranoici e di parte, l’informazione, quella basata su documenti e ricerche fondate, è l’unica vostra arma di difesa, quella che vi consentirà di capire il mondo e che vi permetterà di essere marchiati come gente al soldo del NWO.

Vi lascio infine i link di alcune delle teorie più balzane che ho trovato online:

 

 

NdItomi:
Segnalateci nei commenti i siti di complottisti più divertenti, facciamoci quattro risate.