Sei tra quelli che la chiamano “chiocciola” o tra quelli che preferiscono darsi un tono professionale chiamandola “at“? Su Twitter digiti il “cancelletto” o consumi il tasto “hash“? Nella tua email preferisci il “punto” o “l’underscore” per separare il nome dal cognome? Sulle tue fatture (che nessuno ti pagherà mai) metti il simbolo “€” prima o dopo la cifra? Se non si fosse ancora capito, stiamo parlando di simboli.
I “Simboli” o, per utilizzare un termine professionale, i “glifi” fanno ormai parte del linguaggio di tutti i giorni. Abusiamo di chioccioline, underscore, cancelletti, puntini e virgolette di ogni tipo e genere.
Cosa c’è di più contemporaneo e GGGiovane di premere il tasto “@” per taggare gli amici in orribili fotografie o dar visibilità ai nostri argomenti con il semplice utilizzo di un “#”? E quale miglior modo di piangere e bestemmiare in aramaico antico se non osservando il simbolo euro?
Eppure le origini di questi simboli non sono così moderne come crediamo. Nel video che vi propongo parlo (a modo mio) delle origini di 7 simboli spesso utilizzati nella vita di tutti i giorni.
@$€&#_ No… non è una parola censurata, sono i simboli di cui vi spiegherò le origini.
La pigrizia nascosta dietro le origini del simbolo del Dollaro ($), un enorme mistero attorno al simbolo degli euro (€) e alle sue segretissime origini, l’eterna guerra per la paternità dei simboli tra italiani e inglesi (tranquilli, in qualche modo vinciamo sempre noi italiani) sono solo alcuni degli argomenti trattati nel video.