Ogni volta che cerco immagini di elfi su deviantart sono un po’ preoccupato di cosa potrei trovare.
A quanto pare i fieri guerrieri di Tolkien sono diventati il bersaglio preferito degli yaoi.
Ma in realtà la domanda che mi pongo sempre quando si parla di razze fantasy è la seguente: se nel medioevo esistevano, dove sono finite adesso?
Eccoci quindi con una nuova puntata di Nerdeconomy – modellizzazioni semiserie nel mondo nerd, oggi andremo a scoprire che fine hanno fatto gli Elfi…
Antropologia Economica
Ovviamente le prove della passata esistenza degli elfi sono nascoste dal GCM (Grande Complotto Mondiale) e ci sta, però se gli elfi non esistono più, che fine hanno fatto e perché?
Chiaramente gli archeologi fanno parte del GCM e non vi diranno mai che esistono resti di elfi (a me lo hanno detto ma solo perché faccio parte dell’NWO) mentre gli economisti pure fanno parte del GCM ma solo per la parte relativa al signoraggio, di conseguenza possiamo provare a usare i potenti mezzi della nerdeconomia per scoprire cosa può aver portato alla scomparsa delle civiltà elfiche.
Per prima cosa chiediamoci questo: una società elfica è economicamente sostenibile?
Molti di voi diranno di si: gli elfi vivono nei boschi, in comunione con la natura, senza sprecare risorse, il sogno di ogni hippie insomma.
Ma sappiamo che pure gli hippie si sono estinti.
Probabilmente un mondo in cui vivono solo elfi sarebbe un mondo possibile ma in questo mondo siamo in tanti e i testi storici (manuali di D&D, LotR etc.) ci dicono che nel medioevo convivevano diverse razze intelligenti mentre oggi le razze intelligenti si sono ridotte solo più agli umani, ai delfini e ai topi.
Antropologicamente parlando gli elfi hanno una società molto simile a quella umana, ma con due significative differenze, la prima è che vivono tanto, la seconda è che fanno pochissimi figli, molto meno di quanti ne facciano gli umani.
Questo pone subito davanti a un grosso problema: una popolazione che vive molto a lungo ma figlia molto poco si espande molto lentamente (c’è un intervallo molto più lungo prima che una nuova generazione ne metta la mondo un’altra e ogni generazione è poco più numerosa della precedente).
Questo può essere un problema nella gara per la sopravvivenza ma gli effetti negativi si sarebbero dovuti manifestare molto prima: se gli elfi hanno raggiunto il medioevo allora per qualche strano motivo hanno vinto la gara evolutiva insieme agli umani.
Ora però il problema si fa pressante, come si mantiene una società elfica?
Una Società
che Invecchia
Tutti noi abbiamo chiaro il problema delle pensioni, la nostra generazione deve mantenere quella precedente, ci sono sempre meno giovani e con stipendi sempre più bassi, la prossima generazione non sarà in grado di mantenere la nostra quindi tocca aspettare per andare in pensione etc. etc. etc.
Questo è un bel problema per gli stati occidentali, problema che si cerca di arginare in molti modi.
Va detto che noi abbiamo potenti mezzi economici per la redistribuzione della ricchezza, abbiamo organismi centralizzati per ottimizzare la gestione della previdenza sociale e, nonostante questo, siamo con l’acqua alla gola.
Ma nel medioevo?
Nel medioevo ovviamente non andava così.
Le famiglie facevano molti figli, quelli che non se li portava via la peste o i draghi lavoravano e, quando i genitori erano anziani, li accudivano (spesso per poco).
Ogni generazione era maggiore della precedente, il ricambio era veloce e anche in condizioni di estrema povertà era possibile mantenere la propria famiglia.
Di norma ogni generazione doveva mantenere la generazione prima, poi per un certo periodo di tempo la generazione successiva (i figli finchè non erano adulti) e in rari casi entrambe per un breve lasso di tempo.
Ma passiamo agli elfi.
Come detto gli elfi vivono molto a lungo e figliano molto poco.
Per comodità ho assunto che un elfo viva 1000 anni e, sempre per comodità ho cercato di fare un raffronto tra le fasi della vita di un elfo e quelle di un umano (banalmente dividendo per 10 l’età).
Questa è l’ipotesi numero 1, i parametri sono i seguenti: gli elfi sono considerati improduttivi fino a 250 anni, mettono al mondo la prole intorno ai 300 anni, quindi lavorano fino a 650, fatto questo si riposano fino ai 1000 anni.
Nota: diagrams were powered by Nicholas with his holy little hands.
That’s bad!
Le parti in arancione rappresentano una generazione poco o nulla produttiva, le parti in verde una generazione produttiva.
Come si può osservare ogni generazione deve mantenerne almeno 2 e, per brevi periodi di tempo, 3.
Ovviamente questo calcolo è troppo semplificato, nel senso che mi sono rifatto agli standard umani di adesso ossia che si inizia a lavorare a 25 anni, si figlia sui 30 e si va in pensione a 65.
Ma stiamo parlando di medioevo!
A 15 anni eri già un uomo a 20 crescevi tuo figlio!
E l’università non c’era!
Quindi rendiamo più lasca la situazione: ipotizziamo che a 150 i piccoli elfetti inizino a cucire palloni a lavorare, a 200 trovino un’anima gemella e si facciano fregare dalle scarse conoscenze sul controllo delle nascite e a 650 finiscano una vita di lavoro (una vita di 500 anni di lavoro!) e si godano la famiglia.
Va un po’ meglio ma mica tanto…
Ora ogni generazione deve mantenerne una per alcuni periodi e 1,5 per altri periodi.
Potrebbe anche farcela con un sistema di gestione integrato, una tassazione corretta, una buona produttività, l’immissione di forze fresche sul mercato del lavoro e in generale una politica orientata ai giovani.
Ma per un regno elfico, tutto ciò è davvero possibile?
Gerontocrazia,
produttività e razzismo
No.
Gli umani ce l’hanno fatta ma gli umani avevano a disposizione delle leve in più, la prima è che figliavano come conigli, la seconda è che morivano giovani come James Dean.
Gli elfi potrebbero farcela ma la loro razza sconta una serie di problematiche.
La prima è la bassa natalità.
Questo non sarebbe un problema di per se.
Il problema è quando questa bassa natalità impatta sull’output economico.
L’economia ha bisogno di una base sempre maggiore di lavoratori o, in alternativa, sempre più produttiva per mantenere la parte improduttiva della società in continua crescita.
Le società ricche e “vecchie” assorbono giovane forza lavoro dalle società povere e “giovani”, si chiama immigrazione, a molti non piace ma all’economia si, l’economia non è razzista! L’economia è una personcina molto migliore di noi!
Però gli elfi sono razzisti invece.
Non gli piace mischiarsi alle altre razze (sentimento ricambiato), le considerano inferiori, grette, dedite alla cupidigia.
Nessun reame elfico potrebbe accettare una base produttiva di umani o nani o chissà che altro.
Questo è un problema in quanto non sono in grado di sopperire da soli alla mancanza di forza lavoro e non sono nemmeno disposti a importarla da fuori.
Il secondo grosso problema è la riqualificazione.
Uno dei maggiori problemi attuali del mercato del lavoro è la gestione dei 40-50enni.
Riqualificare persone che per tutta la vita hanno fatto qualcosa e insegnargli da zero qualcosa di nuovo che non hanno mai visto per renderli nuovamente produttivi è una sfida, una sfida enorme.
La tecnologia cambia, bisogna ripartire da zero.
Ora immaginate un elfo che vive mille anni.
Nasce che non si sa nemmeno cosa sia la rotazione delle culture e muore con la bioingegnerizzazione dei semi.
Suo padre forgiava una spada con ferro e carbone, suo figlio costruisce giubbotti in kevlar partendo da fibre plastiche.
Da piccolo lo curavano con le sanguisughe, da vecchio gli sostituiscono interi organi coltivandoli dentro altri esseri viventi.
Da giovane tirava le frecce al goblin vigliacco, da vecchio droni invisibili uccidono persone teleguidati a distanza (tipo dei golem, in effetti questo non cambia di molto).
Da bambino ha ricevuto una lettera portata a cavallo da un corriere da anziano si preoccupa che tutta la sua corrispondenza che viaggia istantaneamente in ogni punto del mondo sia spiata da una potenza straniera.
Da ragazzino in tutto il villaggio c’era un solo libro, da anziano si porta in tasca tutta la conoscenza prodotta dall’umanità (anche se lo usa per guardarci foto di gatti).
Immaginate i medici elfici, gli ingegneri elfici e tutte le categorie che producono scienza e che devono ripartire da zero ogni volta.
Ovviamente i grandi geni avrebbero dei vantaggi (tipo se Leonardo fosse vissuto 500 anni ne avremmo beneficiato tutti) ma la media no, la media è restia al cambiamento e farlo di continuo è un costo e una difficoltà.
Di nuovo, questo di per se non è un problema, lo diventa quando c’è concorrenza, ad esempio con altre razze.
“Eh ma noi abbiamo sempre forgiato le spade così” e gli umani stanno sviluppando le canne rigate.
“Eh ma noi abbiamo sempre coltivato queste cose in questo modo” e gli umani stanno sviluppando i concimi chimici.
“Eh ma noi ci siamo sempre curati con queste erbe” e gli umani sono alle amputazioni e alla legatura dei vasi sanguigni.
“Eh ma noi abbiamo sempre avuto i carri con due cavalli” e gli umani stendono linee ferroviarie.
“Eh ma noi siamo sempre andati bene con samurai e castelli” e gli Americani ti entrano in porto con le cannoniere. Ah no wait, questo esempio è preso da un fantasy.
Terzo grosso problema è la classe dominante.
Il fatto di vivere poco ha si lo svantaggio che se qualcosa va bene te lo godi per poco, ma ha anche il vantaggio che se qualcosa va male lo subisci per poco.
Se gli elfi per sfiga si beccano un re incompetente se lo tengono per almeno 600 anni.
Se succede agli umani dopo 30 muore di morte naturale anche senza complotti.
Ampliamo questo discorso.
Oggi le società occidentali vivono un fenomeno chiamato gerontocrazia, ossia le leve del potere sono in mano a persone anziane, banalmente anche nelle democrazie ci sono più anziani che votano sul totale dei votanti e questo si ripercuote anche sull’età dei leader.
Per gli elfi tutto questo è successo molto tempo fa.
Ora, nel mondo attuale può anche non essere così uno svantaggio (secondo me si ma non ho basi per sostenerlo) ma nel medioevo era di sicuro peggio.
Una successione può dare il via a un nuovo corso di riforme, se una successione avviene ogni 600 anni le riforme saranno pochine.
Se la classe dirigente è sostituita solo per ereditarietà o per elezione dove conta il voto degli anziani, le modifiche della società saranno legate al ricambio generazionale e questo si ripercuote sulle scelte politiche e economiche e, da ultimo, sulla produttività e sulla previdenza sociale.
In una prima fase medievale gli elfi sono meno produttivi perché sono di meno (sono lavori a basso impatto tecnologico, conta più il fisico, tipo coltivare i campi o forgiare spade), in una seconda fase sono meno produttivi perché rimangono indietro, non tanto come tecnologie ma come adozione delle stesse.
La Fine
dei Regni Elfici
Prima lentamente poi sempre più velocemente il mondo intorno agli elfi è cambiato ma loro non sono stati in grado di seguirlo.
Bloccati dal razzismo, da una classe dirigente sempre più conservatrice, da una bassa natalità e da una bassa produttività pro-capite le società elfiche hanno iniziato a declinare schiacciate dalle rampanti civiltà umane (e secondo me anche gnomiche ma ne parleremo un’altra volta).
Immaginate il giovane Leynawin, che torna a casa dopo un turno massacrante nei campi, incrocia la moglie (la bella Ealyen), si salutano appena perché lei deve cucire tuniche, mentre il marito si riposa giusto qualche minuto prima di andare a cacciare per mantenere i figlioletti e i due genitori anziani.
“Gli umani hanno gli allevamenti intensivi ma il re ha detto che siamo sempre vissuti bene in comunione con il bosco…” pensa.
Guarda con desiderio la moglie, lei se ne accorge.
“Anche io vorrei amore mio, ma sono in ritardo con le consegne e dopo devo produrre delle ceramiche e poi non possiamo rischiare di avere un altro figlio, dovresti mantenere da solo 6 persone per chissà quanti anni!”.
Leynwin sospira e si prepara ad uscire.
Fuori c’è già Melenlas che lo aspetta, anche lui stanco dal turno pomeridiano a scavare metallo “Gli umani usano cannoni ad acqua compressa, ma il consiglio degli anziani dice che deviare i fiumi è pericoloso…” pensa Melenlas.
I due si incamminano pensando che faranno questa vita per i prossimi 400 anni…
Ma Leynwin pensa anche che Melenlas con quei capelli biondi e lunghi e quel bel sederino in effetti… visto che la sua moglie ha ragione sull’avere figli…
E questo spiega anche tutto lo yaoi che mi becco su DA.
Conclusione
Torniamo alla domanda che ci siamo posti all’inizio.
Ma quindi gli elfi dove sono finiti?
Sono davvero scomparsi schiacciati da un sistema economico insostenibile?
Non credo.
Fino ad ora ci siamo concentrati sugli svantaggi economici della lunga vita, ma ci sono altresì dei vantaggi economici non indifferenti, vantaggi che si sposano bene con la filosofia elfica e con i loro tratti negativi.
Nel 1916 Albert Einstein esplicitava la sua scoperta più importante “L’interesse composto è la forza più potente dell’universo”.
Einstein vinse il premio Nobel per la fisica per questa scoperta.
Ebbene si perché gli elfi possono sfruttare le loro lunghe vite per far si che i soldi lavorino per loro, sfruttando le razze inferiori senza necessità di entrare in contatto con esse.
Mettiamo che appena un elfetto nasce i genitori versino in un fondo di investimenti umano a rendimento medio (sul medio-lungo periodo si arriva tranquillamente al 4,5% al netto dell’inflazione) una certa cifra, diciamo 2000 euri monete d’oro.
Quando l’elfetto raggiunge i 150 anni, quanti soldi avrà a disposizione?
Calcoliamolo:
M = C*(1 + i)^t
Quindi
2000 * (1.045)^150 = 1.473.918,81
Oppalalà un milione e mezzo di euri monete d’oro!
Mica male!
E semplicemente con un investimento iniziale nemmeno così esoso.
Immaginatelo per cifre maggiori.
Immaginate che a questo punto l’elfetto prenda 1 ml e lo metta in fondi di investimento veloci (tipo al 2%) e lo usi come riserva corrente e immobilizzi i rimanenti 400.000 a 30 anni (ipotizziamo un 4,5%) e 70.000 a di nuovo 150 anni.
Dopo 30 si ritrova con un altro milione e mezzo che può usare con lo stesso schema, dopo 150 anni gli arriva una nuova botta da 51,5 milioni di euri monete d’oro fatta dall’investimento dei suoi 70.000 euri monete d’oro.
E tutto questo semplicemente perché i suoi genitori gli hanno messo 2000 mo in banca quando è nato.
Immaginate il tutto con investimenti appena un po’ maggiori.
La verità è che gli elfi hanno mantenuto il loro sistema politico, sociale ed economico non perché sono una società statica, ma perché, proprio a causa della loro lunga vita they don’t give a fuck.
Che riassume la filosofia elfica rispetto al danaro.
Quindi dove sono finiti gli elfi?
Probabilmente dove sono sempre stati: nei boschi impenetrabili, nelle foreste più oscure o magari a Ulthuan, a vivere in contatto con la natura, a preservare i boschi sacri e a prendersi cura dei loro anziani, come hanno sempre fatto e come sempre faranno.
Mentre i loro conti in banca raggiungono valori a nove zeri.
Ringraziamenti: un grazie a @dulyak per avermi mandato il manuale degli elfi di AD&D.