Un documentario incredibile del 2004 girato da Byambasuren Davaa e Luigi Falorni come film di fine corso alla Scuola di Cinema di Monaco che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo ed è arrivato a un passo dall’Oscar.

La storia del cammello che piangeL’ho scoperto per caso un paio di giorni fa: la mia ragazza sta seguendo una scuola di musicoterapia e durante una lezione hanno appunto proiettato questo documentario.

Il passo verso comprare il dvd e farmelo vedere è stato breve e mi sono ritrovato a piagnucolare davanti ad un bellissimo documentario interamente girato nel Deserto del Gobi da una inedita coppia di registi italo-mongola.

Byambasuren Davaa e Luigi Falorni hanno infatti girato questo film come progetto finale per la Scuola di Cinema di Monaco.

I due si sono avventurati nel deserto Deserto del Gobi per portarci in casa di una famiglia mongola che alleva cammelli e altri animali.

Una vita semplice, lontana anni luce dal tran-tran a cui siamo abituati quotidianamente.

Guardando il documentario non puoi fare a meno di affezionarti ai suoi protagonisti, dai componenti della famiglia fino ai singoli cammelli coinvolti nella storia di cui non voglio spoileravi niente.

I protagonisti parlano molto poco e quando lo fanno non sono stati, giustamente, doppiati: ci si deve quindi affidare ai sottotitoli.

Non posso che consigliarvi di comprare il DVD con sottotitoli in italiano e un po’ di contenuti speciali (molto limitati a dire la verità).

E’ distribuito nel mondo dal National Geographic e in Italia da Fandango Doc.