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ESP per chi non lo sapesse, è l’acronimo di Extra Sensorial Perception. Parliamo dunque di percezioni, sensazioni, intuizioni.

ESP nasce come fumetto a puntate su [i]Intrepido[/i] col titolo di “dipartimento ESP”. Grazie alla sua originalità e al coinvoilgimento che crea nel lettore, riesce presto a trasformarsi in un albo vero e proprio.

Nato dalla fantasia di Michelangelo La Neve (Dylan Dog*, Martin Mystere, Splatter) Esp racconta le avventure di Bianca, giovane e sensibile [i]Esper[/i] (su Intrepido la protagonista era Silvia); è ambientato a Roma ( l’ufficio ESP è nelle catacombe romane infatti) ed in luoghi lontani e misteriosi come [i]Il giardino delle anime[/i], il luogo dove soggiornano le anime dei morti fino a quando qualcuno si ricorderà di loro.

ESP non è un semplice fumetto fine a sè stesso, ESP è una lenta e lacrimevole poesia, ma anche una morbida e divertente filastrocca!

Le avventure della sensitiva Bianca sono ormai lontane e immobili, il fumetto infatti, è durato solo 18 numeri ( mi vanto di averli tutti!); ora però è possibile reperire questi piccoli capolavori grazie alla casa editrice “[i]comma 22[/i]” che ci ripropone, in un’edizione lussuosa, questa perla segreta del fumetto italiano (secondo me).

Leggere ESP è qualcosa di diverso; le storie, i personaggi, le ambientazioni, riusciranno a risucchiarvi nelle profondita dell’animo umano, l’ambientazione italiana, riesce a donare a quest’opera una venatura di “realtà” rara da trovare nei fumetti, se poi conoscete Roma, lo troverete ancora più coinvolgente!

Zeppo di citazioni letterarie, musicali, poetiche, filosofiche, artistiche, (La stessa Bianca ne ha al collo una), ESP non vi deluderà se cercate una storia introspettiva e diversa, carica di emozioni più o meno piacevoli e mondi nascosti e segreti.

In parole povere, leggere ESP è come leggere un sogno ad occhi aperti!

*si dice D[b]I[/b]lan, non D[b]ai[/b]lan” [cit.]