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Terzo appuntamento della rubrica dedicata ai film più assurdi che la fucina horrorifica abbia mai sfornato. Questa settimana parliamo di tre piccole chicche del genenre trash horror che davvero meritano la vostra attenzione e che come il già menzionato Bad Biology sfociano nel delirante mondo del porno horror.

[title]Killer Condom[/title]

Germania 1996 Martin Waltz (orig. Kondom der grauens)

“The rubber that rubs you out”
Solitamente non sono un grande sostenitore della Troma. E’ una questione personale: amo il trash involontario, quello fatto intenzionalmente mi stufa perchè privo della capacità d’inventiva mostrata dalle pellicole girate con vera povertà di mezzi ma tanto genio. Beh, Killer Condom è un’eccezione al solito modo di lavorare della Troma visto che è solo stato acquisito dalla casa di produzione che ne ha curato la distribuzione americana. Non a caso il film si è guadagnato i titolo di “Special Selection” al festival del cinema di Berlino e tra i consulenti creativi è platealmente menzionato il genio H.R. Giger (le due informazioni capeggiano sulla locandina, ma devo verificare se sono messe lì sul serio o per prendere ulteriormente in giro gli spettatori!!!).
Il film nasce dalla mente del geniale regista teutonico Martin Waltz che, traendo ispirazione dalla serie di fumetti underground di Ralf Konig (di cui è anche cosceneggiatore), mette in scena uno spiritoso poliziesco dalle forti tinte noir e dalla trama a dir poco assurda.
Negli alberghi ad ore della squallida periferia newyorkese continuano a presentarsi casi di evirazione ai danni di omosessuali, pervertiti di vario genere e semplici(!) clienti di prostitute. Sul caso indaga il detective Luigi Mackeroni, omosessuale italoamericano che viene morso ad un testicolo da un preservativo assassino mentre è intento ad accoppiarsi con un suo ex.
La polizia è scettica dinanzi le indagini del detective, ma finirà col ricredersi quando anche un’illustre autorità politica fcadrà nelle fauci del mostro di latex di turno.

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Spassosa commedia horror dagli effetti speciali arraffazzonati ma comunque efficaci nel loro minimalismo, risulta sapientemente diretta con un’occhio particolarmente attento alle atmosfere noir dei polizieschi anni ’30.
Assolutamente consigliato!

[title]Sexual Parasite: Killer Pussy[/title]

Giappone 2004 Takao Nakano (orig. Kiseichuu: Kiraa Pusshii)

E sempre in tema analogo come non menzionare il fantastico Killer Pussy, mediometraggio della durata appena superiore ai 60 minuti che sa regalare attimi di vera demenza.
Durante una spedizione scientifica in Amazzonia dei biologi giapponesi catturano un rarissimo pesce. Nonostante le superstizioni locali considerino l’animale una sorta di demone, gli scienziati sembrano intenzionati a portarlo in Giappone per studiarlo. Purtroppo durante una pausa dalla lunga camminata dentro la giungla assistiamo ad una scena memorabile: una ragazza della spedizione, nell’intento di riposarsi, si siede sulla scatola di polistirolo contenente l’animale che, rotto il coperchio s’intrufola nelle sue parti intime prendendone il controllo. Un anno dopo, dei ragazzi si perdono in un bosco e si rifugiano in una casa all’apparenza abbandonata. Girovagando nei sotterranei del bizzarro edificio rinvengono una cella frigorifera al cui interno è conservato trovano il corpo della ragazza della spedizione. L’accidentale scongelamento del corpo porta alla diffusione del contagio.

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Sinceramente non sapevo se mettere il trailer sotto NSFW ma, vista la qualità degli effetti speciali e l’effettivo quantitativo di carne mostrata, credo si possa anche evitare. In ogni caso la pellicola vorrebbe portare in carne ed ossa le tematiche hentai più classiche (Urotsokidoji, High School Invasion ecc. ecc.) ma il risultato è assolutamente ridicolo. Inquadrature endoscopiche e tentacoli di lattice, visibilmente mossi da fili di nylon in bella evidenza, si accompagnano a recitazioni da teatrino della parrocchia supportate da una sceneggiatura davvero ridicola.
Fortunatamente ne viene fuori tanta comicità involontaria per lo più messa in scena da orientali iperpettorute che non lesinano nel mostrare le proprie doti.
Esilarante!

[title]One eyed monster[/title]

USA 2008 Adam Fields

Una troupe si reca in una baita dispersa tra le montagne a girare un film per adulti. Mentre Ron (Ron Jeremy) si prende una pausa dal set una misteriosa luce proveniente dal cielo lo investe impadronendosi del suo ben noto organo che inizia a godere (in tutti is ensi) di vita propria.
Il “mostro ad un occhio solo” inizia così a commettere uno dopo l’altro terribili omicidi ai danni degli attori e dei tecnici intrappolati in baita a causa di una tempesta di neve. Nemmeno l’inaspettato arrivo del tenebroso Mohtz, reduce del Vietnam che mostra di saperne molto sulla bizzarra evenienza, riesce a risolvere la situazione. Solo il sacrificio di Veronica (Veronica Hart) porrà fine all’orrore.

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Singolare variazione sul tema rispetto al già citato Bad Biology, la pellicola ha due grandissimi pregi, quello di non prendersi mai troppo sul serio e quello di non incentrare unicamente sul sesso l’intero film. Il risultato è davvero divertente e oltretutto sorretto da una regia efficace ed effetti speciali adeguati. Stupenda la tecnica di uccisione attuata dal mostro ad un occhio solo! Chiaramente il tutto ruota attorno ad una trama volutamente demenziale in cui recitano alcune leggende del porno americano, ma senza mai peccare di eccesso. Impagabili le locandine che fanno il verso a celebri pellicole dell’horror!

E anche per oggi è tutto cari nerdaioli, spero di avervi dato qualche valido suggerimento per passare le vostre serate in allegria!
Alla prossima.

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