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Il capolavoro del 1902 del pioniere del cinema George Melies, ispirato ai racconti di Jules Verne, è stato presentato al festival di Cannes nella nuova versione restaurata.
Il restauro massiccio, ha usufruito di un budget di 400,000€ finanziato congiuntamente da Serge Bromberg della Lobster Films, Groupama Gan Foundation e Technicolor Fundation.
Nel 1999, la Lobster, in possesso della pellicola, ha iniziato la digitalizzazione di ogni singolo frame con il sogno di riportare allo splendore uno dei primi e più famosi film fantastici della storia del cinema.
Ora, più di dieci anni e 13.000 frames più tardi, il film può essere visionato a colori per la prima volta dal suo debutto, più di un secolo fa.
Da purista del cinema muto non accetto però la scelta dei restauratori di aggiungere una colonna sonora orecchiabile (Del duo fracese [i]Air[/i]), alle immagini già di per se comunicative del corto.
Dopo la proiezione, farà tappa in diversi festival e musei del cinema e prossimamente verrà messa in commercio all’interno di un cofanetto per collezionisti.
[url=http://www.hollywoodreporter.com/news/restored-trip-moon-debuts-cannes-187115]Fonte[/url]