Dato il successo del post sulla [url=https://leganerd.com/2011/04/18/la-scoperta-del-vaccino/]nascita del vaccino[/url], segue una breve introduzione al [b]sistema di funzionamento del vaccino[/b] e, di conseguenza, che cosa fisicamente è un vaccino.
Non me ne intendo assolutamente di questo argomento, i legaioli esperti in medicina si sentano liberi di intervenire, correggermi, approfondire, integrare.
Da [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Vaccino]wiki[/url]:
[quote]Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe, cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva al soggetto cui viene somministrato.[/quote]
Ecco, questa definizione non mi piace, anzi sembra scritta da un “giornalista professionista”.
Da [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Vaccine]wiki inglese[/url]:
[quote]A vaccine is a biological preparation that improves immunity to a particular disease. A vaccine typically contains an agent that resembles a disease-causing microorganism, and is often made from weakened or killed forms of the microbe or its toxins.[/quote]
Non mi piace nemmeno questa.
Ci provo io:
[quote]Un vaccino è un preparato contenente un determinante antigenico (costituito da una o più molecole di solito di origine proteica, glucidica, glico-proteica, acidi nucleici o una semplice molecola organica, tipo una tossina) in grado di innescare il meccanismo di riconoscimento molecolare alla base della risposta immunogenica (produzione di anticorpi e linfociti di “memoria” T e B) in modo da fornire una protezione proattiva da una malattia, ovviamente senza provocarla.[/quote]
[i][url=http://en.wikipedia.org/wiki/Antigen]Determinante antigenico[/url]: in cosa consiste?[/i]
Prima occorre capire come le nostre cellule riconoscono qualcosa (=antigene) attraverso gli anticorpi.
Gli [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Antibody]anticorpi[/url] (=immunoglobuline) sono proteine dalla tipica struttura a Y, con i due bracci che hanno una morfologia chimico-fisica alla porzione terminale in grado di fittare uno specifico antigene, legandovisi saldamente mediante interazioni deboli elettrostatiche, di VdW e idrogeno. Immaginatevi una cosa tipo lego: occorre una perfetta complementarietà tra anticorpo e antigene, a livello sterico e di distribuzione di carica.
Come il nostro sistema immunitario costruisca gli anticorpi rimane per me un mistero. So che c’è un complesso sistema di riarrangiamenti tipo shuffling a livello di DNA ([url=http://en.wikipedia.org/wiki/V(D)J_recombination]V(D)J recombination[/url]), che porta a generare una variabilità esponenziale a livello di porzione di riconoscimento. In pratica prova un numero enorme di combinazioni molecolari e quando ne trova una che funziona (=lega l’antigene) se la ricorda. (Un qualche medico o biologo ci faccia un bel post)
[title]Cosa riconosce l’anticorpo?[/title]
L’anticorpo deve riconoscere per forza di cose una porzione molecolare (=antigene) dell’agente patogeno che rispetti questi requisiti:
1) essere [b]accessibile[/b], cioè esposto sulla superficie e non ingombrato stericamente;
2) essere [b]caratteristico[/b], cioè deve scatenare una risposta specifica SOLO a quel patogeno, per evitare macelli autoimmunitari o risposte a batteri innocui o utili;
3) deve scatenare una [b]risposta a livelli adeguati[/b]: non troppo forte (shock anafilattico) e non troppo debole (inutile);
4) deve essere [b]costante[/b]: se l’agente cambia spesso questa molecola, perché si evolve velocemente o perché non essenziale, ecc, si rischia di rimanere scoperti (vedi HIV e influenza stagionale);
Ma vi sono dei requisiti aggiuntivi che complicano di molto la questione, già sufficientemente complessa.
L’antigene nel vaccino non deve essere tossico per l’uomo. Spesso un antigene non è sufficiente e ne servono molti per ottenere una risposta efficiente, duratura, a prova di evoluzioni, per un dato patogeno. Ovviamente la molecola antigenica non deve causare i sintomi della malattia (capita spesso con le tossine).
[title]Come avviene l’immunizzazione?[/title]
[more] [image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040381.jpg[/image][/more]
L’antigene entra in circolo, incontra i macrofagi che “vedono” quelle molecole, le riconoscono come estranee, credono che sia un agente patogeno e, nel dubbio, lo fagocitano. Dopo averlo “digerito”, vanno nei linfonodi e ne espongono delle porzioni (cioè il nostro antigene per il vaccino, per un vero patogeno saranno delle molecole che fungeranno da antigene) ai linfotici B e T. I linfociti T “imparano” a riconoscere il nuovo patogeno, i B a produrne anticorpi, tenendo in “memoria” il patogeno, che in futuro diventerà quasi innocuo.
(Spiegazione molto semplificata, ma spero corretta)
Perché è fondamentale investire e spingere sui vaccini?
1) Per la seguente tabella:
[more] [image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040382.jpg[/image][/more]
Per molti patogeni non abbiamo un vaccino, per le difficoltà già espresse sopra.
2) Perché i patogeni evolvono, sfuggendo ai vaccini attuali, ad esempio le influenze stagionali.
3) Perché il vaccino è un sistema di cura delle malattie per prevenzione, e prevenire è sempre meglio che curare, vedi tabella in testa al post.
Questo voleva essere solo un discorso generalizzato introduttivo. Quello su cui voglio andare a parare è come effettivamente vengono prodotti i vaccini, che rientra nella mia sfera di competenze. Ma vediamo nei commenti se prima ci sono altre questioni da approfondire.
Fonti:
wiki
[url=http://www.niaid.nih.gov/topics/vaccines/understanding/Pages/whatVaccine.aspx]NIAID[/url]
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