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Robot infermieristici in arrivo: quanto sono davvero pronti i pazienti ad accoglierli

In Asia si ha fiducia nella robotica su tutti i fronti, l'ambito dell'assistenza medica però impone quesiti sempre più ampi, ecco quali.

Robot infermieristici in arrivo: quanto sono davvero pronti i pazienti ad accoglierli

Robot infermieristici in ospedale ma anche in casa. È la rivoluzione che ci racconta Scienmag attraverso lo studio di un team di ricerca guidato da Wang. C’è però un problema: i pazienti sono in grado di utilizzare e comprendere subito questa tecnologia? Lo studio è concentrato proprio su questo aspetto poco evidenziato dalle ricerche finora pubblicate.

L’automazione cresce in risposta alle richieste di intervento e supporto, non dei pazienti, ma degli infermieri carichi di lavoro. E i robot sono in grado di rispondere perché si stanno costruendo modelli sempre più evoluti. Sono in grado di svolgere diverse attività di routine ma anche di fornire gentilezza ed empatia al paziente.

Chiaramente, i pazienti devono anche essere in grado di poter utilizzare e relazionarsi con i robot. Non devono schiacciare pulsanti ma, ad esempio, dare comandi vocali giusti. Lo studio su questo aspetto utilizza una metodologia statistica avanzata, prende il nome di analisi del profilo latente. I pazienti, divisi in gruppi distinti, sono stati analizzati in base ad atteggiamenti, competenze e percezioni tecnologiche. I diversi profili di utenza verso la tecnologia sono subito emersi.

la rivoluzione dei robot infermieristici

Prontezza tecnologica dei pazienti e robot infermieristici: alcuni esempi emersi e la problematica più importante considerando l’esperienza del Covid

Ipiù giovani hanno maggiore familiarità con il digitale e manifestano anche atteggiamenti positivi. C’è poi chi ha la tendenza a interagire con i robot con un misto di simpatia e tenerezza. Gli anziani presentano atteggiamenti diversi. Per la ricerca, è importante considerare chi non ha predisposizione tecnologica, è diffidente, resistente, ne ha paura oppure commette errori per inesperienza con la robotica.

Una start-up sta innovando la riabilitazione con la robotica Una start-up sta innovando la riabilitazione con la robotica

Gli studiosi Wang e colleghi hanno considerato la prontezza tecnologica dei pazienti su un vasto fronte di dimensioni: emotiva, relazionale, etica e normativa. I robot infermieristici stanno avendo successo e la pandemia ha contribuito a creare una società asiatica più aperta e flessibile anche ai cambiamenti tecnologici. L’assunzione di nuovi infermieri però non si deve fermare: la robotica deve diventare un’alleata nell’assistenza e non la risposta a una mancanza di personale o di altri problemi.

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