Apple con Siri getta la spugna: pronta ad affidare tutto a ChatGPT o Claude
Apple non ce la sta proprio facendo a creare un nuovo Siri alimentato da AI proprietario. Ora si valuta l'opzione nucleare: strapagare OpenAI o Anthropic e far fare a loro il lavoro.

Apple sta considerando di affidare a modelli di Anthropic o OpenAI il cuore della prossima Siri, con test su versioni addestrate per girare sul cloud proprietario dell’azienda. La mossa, ancora in fase esplorativa, segnerebbe un cambio di rotta rispetto alla strategia “solo in-house” e avrebbe l’obiettivo di avvicinare l’assistente vocale alle capacità offerte dai concorrenti su Android, mentre le funzioni di Apple Intelligence hanno accumulato ritardi.
Siri verrà alimentata da ChatGPT?
Secondo le ricostruzioni, Apple ha chiesto a partner esterni di addestrare varianti dei rispettivi LLM da eseguire su server con chip Apple, all’interno dell’infrastruttura Private Cloud Compute, così da mantenere controllo e tutela dei dati. L’integrazione profonda con Claude o ChatGPT non è ancora decisa, ma l’azienda starebbe confrontando queste soluzioni con il progetto interno “LLM Siri”, ancora in sviluppo.
L’obiettivo è offrire una Siri più contestuale, capace di comprendere meglio le richieste e di agire dentro le app, colmando il gap emerso nell’ultimo biennio. Intanto, le novità promesse per l’assistente sono state posticipate: da un lancio ipotizzato per il 2025 si è scivolati al 2026, con un primo set di funzioni su iOS 26 e un potenziamento più ampio nella successiva iterazione.
Una soluzione temporanea?

Il ripensamento arriva dopo una riorganizzazione che ha assegnato la responsabilità di Siri a Mike Rockwell, manager legato al progetto Vision Pro, sotto il coordinamento di Craig Federighi. Il capo dell’AI John Giannandrea ha perso il controllo diretto dell’assistente dopo ritardi e risultati giudicati insufficienti.
Sul tavolo restano questioni delicate: Anthropic avrebbe chiesto un accordo pluriennale dal valore di miliardi di dollari l’anno, con incrementi progressivi e non è scontato che le due aziende riusciranno a trovare un accordo che soddisfi entrambe. In parallelo, le squadre interne di Foundation Models devono fare i conti con il confronto impietoso con i migliori LLM esterni e con una pressione crescente sul talent retention, in un mercato dove competitor come OpenAI e Meta offrono pacchetti retributivi di ordine superiore.
Peraltro, sembra che Apple non voglia legarsi a doppio filo ad aziende esterne. La strategia prevede di puntare su Claude e GPT solo momentaneamente, per poi passare ad una tecnologia proprietaria (se e) quando finalmente sarà matura.


