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I vaccini proteggono tutti: arriva una nuova prova del loro impatto sociale

Un solo vaccino antinfluenzale ha la capacità di ridurre i livelli di contagio e aiutare l'intera comunità di un paese. L'università ha eseguito test molto precisi.

I vaccini proteggono tutti: arriva una nuova prova del loro impatto sociale

I vaccini proteggono sia le persone vaccinate che chi non è vaccinato. Se diminuiscono le persone affette da una malattia contagiosa, ad esempio l’influenza, ne traggono vantaggio tutti, anche chi non ha provveduto a vaccinarsi per prevenire la comparsa della malattia e il suo contagio. Un team di ricercatori ha condotto studi specifici sul vaccino antinfluenzale e ha pubblicato le conclusioni su JAMA Network Open. Vediamone i dettagli.

Gli studiosi dell’Università di Pittsburgh hanno eseguito simulazioni in una contea statunitense con 1,2 milioni di abitanti. Le simulazioni hanno considerato differenti situazioni e ambienti dove si diffonde facilmente l’influenza: scuole, famiglie, luoghi di lavoro, quartieri.

I test si sono concentrati su vaccini con efficacia del 40% nelle principali stagioni influenzali. Si è tenuto conto di diversi tassi di trasmissione e livelli di copertura vaccinale, proprio per arrivare alla capacità di protezione complessiva anche di un solo vaccino o vaccinato.

i vaccini proteggono tutti

L’importante lezione dal Covid e dalle influenze stagionali degli ultimi anni sui vaccini

“Per ceppi virali simili a quelli che circolano durante l’influenza stagionale, la vaccinazione ha fornito un beneficio indiretto agli individui non vaccinati. Il beneficio diretto per gli individui vaccinati è stato sempre maggiore”.

Individuata la strategia del virus influenzale per sopravvivere Individuata la strategia del virus influenzale per sopravvivere

I ricercatori hanno spiegato queste conclusioni con dei numeri precisi.

  • Quando i tassi di vaccinazione raggiungono il 51% della popolazione, il numero totale di casi di influenza si riduce fino al 41,5%.
  • Più è grave l’influenza più il tasso di vaccinazione deve crescere, oppure il vaccino stesso deve essere reso ancor più forte.
  • La ricerca si è anche concentrata sui pazienti non regolari , ovvero di chi talvolta o spesso salta la puntura. La probabilità di contrarre l’influenza saliva dal 43 al 73%.

Si è tornati così a scrivere di immunità di gregge, ed è qui che si è arrivati a definire i vaccini importanti ma con delle capacità che non sono infinite. I gruppi vaccinati possono proteggere indirettamente i non vaccinati ma “quando il livello di trasmissione era molto elevato, anche un vaccino altamente efficace non proteggeva gli individui non vaccinati“. Il Covid ha dimostrato come si riesce a ritornare facilmente ad una situazione di emergenza pre-vaccino finché non viene sviluppata una nuova cura.

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