Nel deserto del Mojave, in California, circa 1.000 altri esemplari di tartarughe vivono protette in una base di 1.189 miglia quadrate. A difenderle da predatori, come corvi, coyote e altri, ma anche da carri armati rombanti, sono i Marine Corps Air Ground Combat Center, la più grande base del Corpo dei Marines degli Stati Uniti.
Servono anni alle piccole tartarughe per sviluppare gusci forti e resistenti ai vari pericoli a cui sono sottoposte queste specie a rischio di estinzione. Il loro habitat nel deserto è circondato da filo spinato e avvolto in reti.
Questo luogo è stato fondato nel 2005 e prende il nome di Tortoise Research and Captive Rearing Site. Nel corso di questi 20 anni, gli scienziati hanno imparato a proteggere una specie minacciata dall’invasione umana, dalle malattie e dai cambiamenti climatici.
La tartaruga del deserto è considerata una specie chiave, il che significa che ha un effetto sproporzionato sull’intero ecosistema.
Henen, un civile a capo della sezione conservazione della Divisione Affari Ambientali della base
Il programma per la difesa delle tartarughe
La prima fase del programma è definita come “head-starting” e ha visto i biologi raccogliere le uova dalle femmine selvatiche e allevare i piccoli finché non sono stati in grado di resistere ai predatori e alla siccità. Da circa due anni, il team di Henen ha iniziato a raccogliere, covare e far schiudere le uova delle tartarughe adulte trasferite per studiare se si riproducevano con i loro nuovi vicini. Liberarle in natura avrebbe significato esporle a seri rischi di sopravvivenza.
Secondo Henen, questo programma ha permesso ai biologi sia di incrementare le popolazioni di tartarughe sia di monitorare il successo di tali sforzi. I piccoli vengono allevati in cattività finché non raggiungono una certa lunghezza e poi rilasciati in natura, e sono dotati di trasmettitori radio per monitorarne la salute e i movimenti.