Individuata la strategia del virus influenzale per sopravvivere
Un gruppo di ricercatori ha individuato la strategia che utilizza il virus influenzale per sopravvivere, attaccando il sistema interno delle cellule.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Göteborg ha individuato il modo in cui il virus influenzale continua a sopravvivere. Secondo quanto riferito dai ricercatori in questione, il virus dell’influenza andrebbe a manipolare il sistema di regolazione genetica dell’organismo per poter accelerare così la sua diffusione.
Ci sarebbe però un farmaco che i ricercatori hanno approvato e che pare sia utile nel rafforzare le difese immunitarie. Questo farmaco non sembra però sia stato utilizzato al momento sui esseri umani.

Virus influenzale, svelata la strategia che manipola il sistema immunitario attraverso la proteina AGO2
Lo studio in questione è molto interessante e si trova pubblicato sulla rivista Nucleic Acids Research e svela la strategia utilizzata dal virus dell’influenza A per sopravvivere e prendere così il controllo degli apparati dell’organismo. Secondo quanto riferito dai ricercatori, il virus andrebbe a manipolare una proteina che in genere contribuisce a regolare i geni che dovrebbero essere attivi nella cellula, facendo si che questa si rivolti contro il sistema immunitario.
La proteina è quella chiamata AGO2 e sarebbe coinvolta nel meccanismo di interferenza dell’RNA che a va a regolare l’intera attività genetica. La proteina in questione riuscirebbe ad agire al di fuori del nucleo cellulare, ma nel momento in cui il virus si manifesta all’interno dell’organismo, questo riesce a spostare la proteina nel nucleo, dove va a disattivare geni chiave per il sistema immunitario.
“La cosa più sorprendente è che il virus riesce a dirottare un sistema così fondamentale e ben regolato come l’interferenza dell’RNA, persino utilizzandolo all’interno del nucleo, dove normalmente non si trova”. Questo quanto dichiarato da Aishe Sarshad, professore associato di biologia cellulare e molecolare presso la Sahlgrenska Academy dell’Università di Göteborg nonché uno dei principali autori dello studio. La ricerca appare molto interessante perché ci indica che potrebbe esserci la possibilità di poter influenzare il sistema RNA dell’organismo per rallentare così le infezioni virali e non solo.