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I tagli di Trump alla NASA rischiano di cancellare 55 missioni scientifiche

I tagli di Trump al budget NASA minacciano 55 missioni scientifiche, mentre il Congresso prova a salvare l'agenzia spaziale americana.

I tagli di Trump alla NASA rischiano di cancellare 55 missioni scientifiche

Il futuro dell’agenzia spaziale statunitense si gioca su una proposta di budget che, se approvata, ridurrebbe la scienza spaziale americana ai minimi storici.

Un taglio senza precedenti: rischiano di sparire missioni, personale e ricerca

La NASA si trova davanti a quella che Casey Dreier, direttore delle politiche spaziali presso The Planetary Society, definisce «forse l’incertezza più grave dai tempi della fine del programma Apollo». La proposta di budget 2026 voluta da Donald Trump prevede infatti un taglio netto del 24% rispetto all’anno precedente. In termini reali, significherebbe assegnare all’agenzia il budget operativo più basso, in dollari attualizzati, dai tempi del volo di Gagarin nel 1961.

Asteroide fuori dal comune immortalato dalle immagini della NASA Asteroide fuori dal comune immortalato dalle immagini della NASA

Il piano colpirebbe in particolare il settore scientifico, tagliandolo quasi della metà. Si prevede lo stop immediato a 55 missioni in corso o in fase di progettazione, tra cui progetti chiave come New Horizons — l’unica sonda attiva nella fascia di Kuiper — e OSIRIS-APEX, l’unico veicolo americano programmato per avvicinarsi all’asteroide Apophis nel 2029. Il rischio non è solo scientifico, ma anche occupazionale: il piano comporterebbe la perdita del 15% del personale NASA, con oltre 2.600 dipendenti che hanno già accettato pensionamenti anticipati o dimissioni. Un’emorragia di competenze difficilmente recuperabile.

Il Congresso frena, ma il futuro resta incerto

Nonostante i timori, c’è stata una reazione trasversale al Congresso. Sia la Camera che il Senato hanno approvato versioni alternative del bilancio che mantengono il livello di finanziamento attuale (24,8 miliardi di dollari), ma divergono sui dettagli. La proposta del Senato protegge il budget scientifico da 7,3 miliardi, mentre quella della Camera lo riduce del 18%, a vantaggio del programma di esplorazione umana (che riceverebbe un +25%, fino a 9,7 miliardi). Quest’ultimo include i fondi per il lancio del razzo SLS e per missioni lunari e marziane, in competizione diretta con i piani privati di SpaceX.

La decisione finale arriverà solo dopo che le due versioni saranno armonizzate e votate da entrambe le Camere. Ma anche uno scenario “neutro”, con budget invariato, equivarrebbe a un taglio reale, considerata l’inflazione. Nel frattempo, la NASA perde personale esperto, e la sua capacità di progettare il futuro si riduce.

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