Nasce ChatEurope: il chatbot anti-fake news che parla sette lingue
I media europei sfidano ChatGPT. ChatEurope parla sette lingue, tra cui l'italiano, ed è nato per informare e contrastare la disinformazione online.

In risposta alla crescente ondata di disinformazione online, un gruppo di grandi testate giornalistiche europee ha lanciato ChatEurope, un chatbot progettato per fornire risposte basate su notizie verificate. Lo strumento, sviluppato da un consorzio guidato da Agence France-Presse e supportato da 14 altri media tra cui Deutsche Welle, El País, France Médias Monde e RFI Romania, è estremamente ambizioso.
ChatEurope: risposte affidabili in sette lingue
Il funzionamento è simile a quello di ChatGPT, ma con una missione precisa: fornire informazioni attendibili, tracciabili e redatte da giornalisti professionisti. Basta porre una domanda, ad esempio sull’evoluzione del conflitto in Ucraina o sulle nuove normative climatiche dell’Unione Europea, e il chatbot risponde con un contenuto chiaro, supportato da fonti giornalistiche certificate. Le risposte includono riferimenti puntuali agli articoli prodotti dai 15 membri del consorzio, coprendo ambiti come politica europea, ambiente, regolazione tecnologica e affari geopolitici. Se volete provare il chatbot in prima persona, potete farlo cliccando qui.

ChatEurope è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma AI rumena DRUID AI, che ha progettato l’interfaccia conversazionale, e sfrutta un modello linguistico sviluppato dalla startup francese Mistral. L’infrastruttura è basata sulla tecnologia open-source dell’azienda parigina XWiki. Il risultato è uno strumento disponibile in sette lingue — inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, polacco e romeno — pensato per raggiungere un pubblico ampio, dagli studenti ai decisori politici.
La promessa: sarà indipendente e neutrale
Secondo l’ultima European Parliament Youth Survey, oltre il 40% dei giovani sotto i 30 anni si informa prevalentemente attraverso i social media, spesso esposti a contenuti manipolati o del tutto falsi. ChatEurope nasce per contrastare questa deriva, in un momento in cui l’intelligenza artificiale sta amplificando l’impatto della disinformazione e rischia di minare la fiducia nel giornalismo tradizionale.
“I media devono evolversi rapidamente per affrontare la disinformazione e le sfide poste dall’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Christine Buhagiar, direttrice sviluppo di AFP, sottolineando come ChatEurope rappresenti “una svolta nell’accesso all’informazione sugli affari europei”. Nonostante il sostegno della Commissione Europea, i promotori del progetto ribadiscono l’assoluta indipendenza editoriale dello strumento e l’assenza di qualsiasi forma di bias algoritmico.
ChatEurope si inserisce così come un nuovo modello di servizio pubblico digitale, dove il giornalismo professionale e l’AI collaborano per garantire ai cittadini un’informazione solida, affidabile e trasparente. Ora però inizia la vera sfida: quante delle persone raggiunte dalla disinformazione scopriranno questo strumento e saranno disposti ad usarlo?


