Dati, selfie e fitness: il diario digitale che cambia chi siamo
Registrare tutto quello che facciamo con il cellulare potrebbe cambiare il nostro modo di essere e di pensare? Ecco che cosa ci dice l’ultima ricerca a tal proposito.

Da qualche anno a questa parte, il cellulare risulta essere un accessorio indispensabile per la maggior parte delle persone. Sicuramente lo scopo per il quale viene utilizzato di meno è quello relativo all’effettuazione delle chiamate, poiché viene impiegato per raccogliere dati, scaricare applicazioni e fare video e foto in ogni contesto.
Molte persone non possono più fare a meno di questo aggeggio ma, a quanto pare, utilizzarlo così tanto non sarebbe benefico. Alcuni ricercatori hanno testimoniato come scattare foto e registrare video possa incidere negativamente sulla facoltà di ricordare quel determinato momento. Questo andrebbe ad influenzare il nostro sistema nervoso, rendendo difficile il processo che ha a che fare con la creazione dei ricordi.
Questa nuova tendenza prende il nome di Lifelogging, termine che allude al fatto di come siamo propensi a registrare ogni attimo della nostra vita quotidiana ricorrendo a foto e video che poi tendiamo a condividere con gli altri o a raccogliere sul nostro cellulare. Se da una parte questo può essere molto indicato per avere un ricordo efficace di quanto accaduto, dall’altra parte potrebbe andare a penalizzare le funzioni della memoria, soprattutto quella a lungo termine.

Un nuovo studio si focalizza sul concetto di diario digitale
Ad occuparsi di questo studio il dottor Soares che ha dichiarato come non fotografare determinate cose porti la mente a lavorare di più per imprimere le stesse nella memoria. In caso contrario, infatti, è come se ogni dato raccolto venisse compresso e messo da parte, facendo sì che il cervello lavori il meno possibile per ottenere informazioni su questo dato elemento.
È stato condotto un esperimento circa persone che si recavano ad un museo. Una parte di queste ha fotografato tutte le opere che si è ritrovata davanti, mentre l’altra ha fatto appello alla memoria. Quando è stato chiesto loro di ricordare cosa avessero visto, le persone che avevano utilizzato il cellulare ricordavano molti meno dettagli rispetto a quelle che, invece, si erano limitate a godersi l’esperienza senza riprenderla.
Secondo gli studiosi, quindi, questo stile di vita potrebbe incidere sul comportamento di una persona. Questa potrebbe perdere la sua capacità di vivere delle esperienze, limitandosi solamente alla raccolta dei dati. Questo discorso vale anche per le applicazioni che riguardano il fitness, in quanto si occupano di raccogliere tutti i dati che si creano durante un allenamento, cosa che invece dovremmo fare in automatico senza utilizzare altri strumenti. È quindi necessario trovare degli strumenti che ci permettano di utilizzare al meglio questi dispositivi, ma al tempo stesso senza che gli stessi vadano a danneggiare il nostro sistema cognitivo.


