Problemi tecnici per Starship: SpaceX perde il contatto con il booster nella fase di discesa
Startship ha avuto problemi tecnici. SpaceX ha perso il contatto con il booster dello stadio inferiore, lungo 71 metri. Ecco cosa è accaduto.

Problemi tecnici per Startship, il razzo di SpaceX che è decollato nello spazio dal Texas. Qualcosa non è andato per il verso giusto. Sembra che il razzo sia andato fuori controllo a metà del volo senza raggiungere quindi i suoi obiettivi di test.
Ostacoli nuovi, quindi, per gli ingegneri che dovranno cercare di ottimizzare il razzo. Il sistema missilistico Starship è alto 400 piedi ed è decollato dal sito di lancio Starbace di SpaceX, in Texas, qualche giorno fa.

Starship: innovazione e difficoltà nel nono test di volo
La navicella da crociera dello stadio superiore è stata lanciata nello spazio su un booster utilizzato in precedenza. Ad un certo punto, SpaceX ha perso il contatto con il booster di stadio inferiore, lungo 232 piedi, durante la discesa prima di precipitare poi in mare, piuttosto che effettuare l’ammaraggio controllato che era stato pianificato dall’azienda. Nonostante questo incidente di percorso, la Starship ha proseguito nello spazio suborbitale, ma ha ruotato in modo incontrollato dopo circa 30 minuti dall’inizio della missione.
Dopo che SpaceX ha annullato un piano per il lancio di otto finti satelliti Starlink nello spazio, è avvenuta la spirale irregolare. Insomma, il meccanismo del razzo non ha funzionato. “Molti dei nostri obiettivi in orbita per oggi non promettono bene”, ha dichiarato Dan Huot, il commentatore di SpaceX, nel corso di una diretta streaming aziendale che è avvenuta pochi giorni fa.
Musk, intervenuto con un post su X, ha fatto sapere dello spegnimento di un motore nello spazio da parte di Starship, durante i voli precedenti. Ad ogni modo, è stata aperta un’indagine sull’incidente. Proprio quattro giorni fa, le autorità di regolamentazione federali avevano concesso a SpaceX la licenza per l’ultimo tentativo di volo della Starship.
Altri incidenti si erano verificati in precedenza e nello specifico durante i due voli di prova a gennaio e marzo, interrotti subito dopo il decollo. In quelle due occasioni pare che i veicoli fossero esplosi in pezzi durante la salita, sparpagliando detriti su alcune parti dei Caraibi.


