Apple rischia l’ennesima multa salatissima dell’Unione Europea
Apple multata per 500 milioni di euro dall’UE per aver violato il Digital Markets Act. Cupertino ha tre mesi per pagare, ma annuncia battaglia legale.

Dopo settimane di attesa e indiscrezioni su possibili rinvii, l’Unione Europea ha confermato la linea dura nei confronti di Apple, pubblicando oggi la versione integrale della sua decisione che sanziona la società di Cupertino per la violazione del Digital Markets Act. Il verdetto, racchiuso in un documento di 67 pagine reso pubblico il 27 maggio, impone ad Apple una multa da 500 milioni di euro, equivalenti a circa 567 milioni di dollari, per pratiche ritenute non conformi alle nuove regole europee sui mercati digitali.
Antitrust europeo contro Apple
La Commissione Europea accusa Apple di aver aggirato lo spirito del Digital Markets Act, in particolare nella gestione delle cosiddette regole “anti-steering”, ovvero quelle che impedivano agli sviluppatori di indicare agli utenti metodi di pagamento alternativi a quelli dell’App Store. Dopo le prime pressioni normative, Apple aveva annunciato una modifica dei termini, consentendo link esterni all’interno delle app, ma con forti restrizioni: un solo link per app, limiti sul design e soprattutto l’imposizione di una nuova commissione del 27% su tutte le transazioni effettuate al di fuori del proprio ecosistema.
Per Bruxelles, queste condizioni non sono sufficienti. Nella decisione si legge chiaramente che né i vecchi né i nuovi termini contrattuali sono compatibili con le disposizioni del DMA. La Commissione contesta anche la logica secondo cui Apple dovrebbe comunque ottenere una percentuale su transazioni che avvengono al di fuori del proprio sistema, ribadendo il diritto degli sviluppatori a promuovere offerte e modalità di pagamento alternative senza oneri aggiuntivi imposti dal gatekeeper.
Tre mesi per pagare, due mesi per cambiare: il conto alla rovescia è partito

Apple ha ora 90 giorni di tempo per versare l’intera somma, altrimenti scatteranno interessi di mora. Più urgente ancora è il secondo obbligo: entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, Apple deve adeguarsi pienamente alle norme del DMA. In caso contrario, rischia ulteriori sanzioni sotto forma di penalità periodiche, che potrebbero accumularsi fino al pieno adempimento.
La società di Cupertino ha già annunciato l’intenzione di fare ricorso, contestando non solo l’entità della multa ma anche l’intera impostazione della normativa europea, accusata di “discriminare” Apple e di voler costringerla a cedere gratuitamente tecnologie a concorrenti. La battaglia legale si preannuncia lunga, e con ogni probabilità si trascinerà per anni nei tribunali comunitari.
Intanto, non è chiaro se Apple abbia già effettuato il pagamento o se abbia formalmente avviato l’appello. Una cosa però è certa: l’Unione Europea, con questa mossa, mostra di voler passare dalla teoria alla pratica, applicando in maniera concreta e incisiva il suo Digital Markets Act contro uno dei giganti della Silicon Valley.


