La strategia inaspettata dei cuccioli di squalo balena: sopravvivere con poco ossigeno
I cuccioli di squalo balena trovano maggiore sicurezza nelle zone con livelli minimi di ossigeno. Svelata la strategia inaspettata di questi interessanti animali.

Sembra che per uno squalo balena partorire in mare aperto possa essere un serio problema, per via degli odori che si diffondono facilmente e per il numero sempre maggiore di predatori. Ad ogni modo, l’oceano offre agli squali balena che devono partorire diversi nascondigli.
Adesso, una nuova ed interessante scoperta ha dimostrato come partorire in luoghi in cui gli altri animali restano senza ossigeno, potrebbe essere per gli squali un beneficio. Secondo questa ricerca, gli squali balena potrebbero sfruttare una caratteristica chimica invisibile dell’oceano per poter dare una maggiore spinta i loro piccoli e metterli così al mondo.

Cuccioli di squalo balena partoriti in zone con poco ossigeno, la nuova scoperta
Gli squali balena, un po’ come la stragrande maggioranza dei pesci, adottano un approccio genitoriale che si basa sulla pinna staccata. La madre da alla luce centinaia di piccoli e poi si allontana lasciandoli da soli. La biologa Freya Womersley ed i colleghi hanno mappato gli avvistamenti globali di neonati di squalo balena negli ultimi 50 anni e confrontato poi con 4 parametri oceanografici.
I ricercatori hanno così scoperto che la maggior parte degli avvistamenti di cuccioli di squalo balena si è verificata proprio vicino a zone in cui vi era una ridotta quantità di ossigeno. Si tratta di zone incastonate tra la terraferma e le correnti di risalita produttive al largo, ovvero delle zone con pochissimo ossigeno.
In queste aree il livello di ossigeno può essere fino a 10 volte inferiore rispetto alle acque marine circostanti, con i livelli più bassi di ossigeno che si sono riscontrati tra i 200 ed i 1.000 metri di profondità. Una ricerca effettuata in precedenza, invece, aveva affermato che i giovani squali grigi preferiscono cacciare e nascondersi in zone a basso contenuto di ossigeno.
Womersley però sottolinea come i cuccioli di squalo balena in realtà non siano proprio così abili a nuotare e per questo risulta difficile immaginare come riescano a trovare cibo sufficiente per poter diventare uno degli animali più grandi della Terra. “Da un punto di vista scientifico, deve esserci qualcosa che li aiuti a raggiungere le dimensioni che hanno raggiunto”, queste le parole del ricercatore.