Addio a Skype: oggi è l’ultimo giorno, ecco come non perdere i dati
Skype chiude dopo 23 anni: chi non vuole passare a Teams può scegliere tra Meet, Zoom, Webex, Discord e Signal. Ecco quale conviene davvero.

Il sipario cala su uno dei nomi più storici della comunicazione digitale. Dal 2003, Skype ha rappresentato un punto di riferimento per milioni di utenti nel mondo, rivoluzionando il modo di connettersi a distanza. Ma dal 5 maggio 2025, la piattaforma non sarà più accessibile. Microsoft ha annunciato ufficialmente la chiusura del servizio, indicando in Teams il successore ideale. Tuttavia, non tutti sembrano entusiasti di questa transizione, ed è proprio per questo che vale la pena esplorare le alternative migliori, oggi più ricche che mai.
Perché molti utenti non vogliono passare a Teams
Microsoft spinge con forza verso Teams, ma per chi era abituato alla semplicità di Skype, la nuova piattaforma può apparire troppo orientata al mondo aziendale. La versione gratuita include chiamate individuali e di gruppo, messaggistica, condivisione file e persino videoconferenze fino a 30 ore con un massimo di 300 partecipanti. Tuttavia, mancano funzioni iconiche come la possibilità di ricevere chiamate su numeri Skype o l’uso del dial pad, ancora disponibili solo via web e per un tempo limitato. Inoltre, le interfacce di Teams risultano complesse per chi cerca uno strumento immediato, adatto alla vita quotidiana e non solo al lavoro.

Le migliori alternative a Skype nel 2025
Chi preferisce un’esperienza più leggera ha oggi a disposizione piattaforme ben rodate. Google Meet, gratuito fino a 100 partecipanti, offre un’interfaccia pulita, perfetta integrazione con Gmail e alta qualità video, senza limiti di tempo per le chiamate 1:1. Zoom, celebre durante la pandemia, permette videoconferenze rapide anche nella versione free, seppur con un tetto di 40 minuti per i gruppi. Per chi cerca un’esperienza più dinamica, Discord è ormai usato anche al di fuori del gaming, grazie alle sue stanze vocali permanenti e alla personalizzazione spinta. Webex di Cisco, pensato per ambienti professionali, propone funzioni avanzate come traduzioni in tempo reale e registrazioni cloud, risultando ideale anche per formazione e conferenze. Infine, chi privilegia la privacy può affidarsi a Signal, che assicura crittografia end-to-end per videochiamate sicure e private, o a FaceTime, ottimizzato per l’ecosistema Apple.
Insomma, se il futuro non sarà più firmato Skype, è comunque ricco di scelte valide per ogni esigenza, da chi cerca una semplice chiacchierata a chi organizza meeting internazionali. Scegliere l’alternativa giusta significa trovare il giusto equilibrio tra funzionalità, usabilità e privacy.


