Svelato l’impatto di materassi e biancheria sulla salute dei bambini
Preoccupazioni per la salute dei più piccoli, un recente studio dimostra come le tossine nei materassi e nelle lenzuola dei bambini possano influire negativamente e causare problemi.

Sai che i bambini, soprattutto i neonati, che tendono a dormire tanto durante il giorno, possono inalare seppur inconsapevolmente un mix di sostanze nocive direttamente dal loro letto? A lanciare l’allarme un gruppo di ricercatori canadesi i quali chiedono una regolamentazione anche piuttosto urgente di materassi e di articoli generici per la casa.
In un recente articolo pubblicato su Environmental Science & Technology Letters, i ricercatori sembra abbiano misurato i livelli di sostanze chimiche potenzialmente nocive nei materassi, nell’aria delle camere da letto e nei microambienti del sonno di bambini in Canada. Sulla base dei loro risultati, i materassi dei bambini potrebbero avere delle sostanze chimiche specifiche e l’aria dei SME potrebbero contenere concentrazioni più elevate rispetto all’aria delle camere da letto.

L’importanza di proteggere i bambini dalle esposizioni di sostanze nocive nelle camerette
Detto questo, ci sarebbe la necessità di normative chimiche più severe e bisognerebbe adottare delle misure concrete per poter ridurre l’esposizione. I bambini piccoli, soprattutto i neonati possono dormire tanto, fino a 18 ore al giorno in quelle che i ricercatori hanno chiamato SPM, stanze di riposo. Queste possono contenere dei contaminanti biologici, dei composti organici volatili e SVOC.
I ricercatori in questione hanno studiato i livelli di COV SV nell’aria delle camere da letto e negli SM nelle case dei bambini, concentrandosi su filtri UV, OPE e PAE. Hanno poi ipotizzato che i materassi siano una fonte importante di COV SV. Dopo diversi anni di studio, nel corso dei quali i ricercatori hanno valutato i COV SV nelle camerette dei bambini utilizzando tre tipi di campionatori passivi inseriti in materassi e SVO sospesi nell’aria della stanza, si è giunti a delle conclusioni.
I campionatori passivi hanno rilevato UV-328, una sostanza chimica vietata a livello mondiale nel 2023 per la sua persistenza, nel 28% delle camere da letto, molto probabilmente proveniente da tende o tappeti con protezione UV. Le concentrazioni di COV SV erano più elevate nei campionatori SME rispetto ai campionatori di aria ambiente, e questo non ha fatto altro che indicare una maggiore esposizione nell’ambiente in cui si dorme.
Le correlazioni hanno inoltre mostrato che le concentrazioni di COV S erano influenzate dalle caratteristiche della stanza e dall’età del materasso. Cosa fare quindi? I genitori possono sicuramente ridurre l’esposizione optando per materassi etichettati come senza ritardanti di fiamma, evitando quindi prodotti rivestiti in vinile, che stando a quanto riferito dai ricercatori, sono le principali fonti di ftalati come il DnBP.