In diverse città europee sono state collocate punte anti-uccelli sui tetti degli edifici per evitare che gli uccelli possano nidificare. Questo escamotage non è servito per spaventare gli uccelli, che anzi utilizzano numerose strisce di punte anti-uccelli per costruire i nidi. A scoprirlo sono stati i ricercatori che, guidati da Auke-Florian Hiemstra, hanno trovato un nido di gazze realizzato con ben 1.500 pezzi di punte di metallo su un albero, nel cortile di un ospedale ad Anversa, in Belgio. L’autore principale dello studio ha definito il nido come una “fortezza inespugnabile” nei confronti degli altri uccelli che le gazze vogliono tenere lontani.

Il team ha scoperto che le punte affilate verso l’esterno hanno come obiettivo quello di incrementare la protezione degli uccelli che nidificano sugli alberi. Le gazze, infatti, utilizzano le punte anti-uccelli quando costruiscono nidi in città per proteggere le loro uova e i loro piccoli da altri uccelli che possono rappresentare una minaccia.

Una strategia di adattamento alla vita in città da parte di questi uccelli, che sono soliti creare una sorta di tetto sul loro nido. Quando sono in natura, invece, raccolgono i rami appuntiti di piante spinose.

le gazze costruiscono nidi con punte anti-uccelli

I nidi delle gazze sono ideali per una vita urbana in Europa

Le gazze usano punte anti-uccelli per nidificare nei Paesi Bassi, in Belgio e in Scozia.   Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the Natural History Museum di Rotterdam. Non sono solo le gazze a costruire nidi con materiali tipici della vita in città. Nel 1933, un museo in Sudafrica ha reso nota la presenza di un nido di corvo costruito con rame, ferro e filo spinato.

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È come uno scherzo, davvero. Anche per me, in quanto ricercatore di nidi, questi sono i nidi di uccelli più pazzi che abbia mai visto. Se anche le punte affilate anti-uccelli vengono usate come materiale per il nido, a quanto pare oggigiorno qualsiasi cosa può finire nel nido di un uccello. Non c’è niente di più folle di questo, vero?

Auke-Florian Hiemstra, autore principale dello studio

Proprio quando pensi di aver visto tutto dopo mezzo secolo di studio della storia naturale, questi inventivi corvi e gazze mi sorprendono di nuovo.

Kees Moeliker, direttore del Museo di storia naturale di Rotterdam e coautore dello studio