Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha annunciato il suo ritiro dopo oltre quattro decenni all’interno dell’azienda, lasciando anche il consiglio di amministrazione il 1° dicembre 2024. Gelsinger, che era tornato in Intel nel 2021 per guidare una fase di rilancio, ha lasciato un’eredità complessa, segnata da sfide strutturali e di mercato che l’azienda non è riuscita a superare pienamente.

 

Tre anni difficili per Intel

Il mandato di Gelsinger è stato caratterizzato da difficoltà significative. Intel ha faticato a tenere il passo con i principali concorrenti, in particolare Nvidia, che ha capitalizzato l’esplosione dell’intelligenza artificiale. Problemi come ritardi nel lancio di nuove tecnologie, instabilità nei processori e una perdita di leadership sul mercato hanno accentuato la crisi. Durante un’intervista del 2022, Gelsinger aveva sottolineato la necessità di ricostruire sia la cultura interna che la fiducia dei clienti.

Rumors recenti hanno suggerito un possibile interesse di Qualcomm per acquisire Intel, ma il CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, ha negato l’intenzione di procedere con grandi acquisizioni.

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Una transizione delicata

Per il momento, David Zinsner, CFO di Intel, e Michelle Johnston Holthaus, CEO di Intel Products, guideranno l’azienda come co-CEO. Inoltre, Frank Yeary, membro indipendente del consiglio, assumerà il ruolo di presidente esecutivo ad interim.

Nel suo discorso di addio, Gelsinger ha descritto la sua esperienza come CEO di Intel come “l’onore di una vita”, sottolineando l’eccezionale talento dei suoi colleghi e le sfide affrontate insieme. Ha definito il 2024 un anno cruciale per prendere decisioni difficili ma necessarie, preparando Intel alle attuali dinamiche di mercato.

La ricerca di un nuovo amministratore delegato potrebbe aprire uno spiraglio di speranza per Intel, che si ritrova nella difficile situazione di dover riorganizzarsi completamente per affrontare le sfide future in un settore tecnologico sempre più competitivo (e nei confronti delle quali sembra sempre meno all’altezza). Rimane da vedere se l’azienda riuscirà a riconquistare la sua posizione di leader nel mercato dei semiconduttori.