Il governatore della California, Gavin Newsom, ha firmato una legge che conferisce alla California Energy Commission (CEC) l’autorità di imporre, in futuro, la ricarica bidirezionale nei veicoli elettrici (EV). Questo sistema permette non solo di caricare i veicoli dalla rete elettrica, ma anche di restituire energia alla rete, potenzialmente rafforzando la resilienza della rete, sostenendo l’energia rinnovabile e riducendo la domanda di elettricità nei periodi di picco. Sebbene la legge non stabilisca una tempistica precisa, la CEC potrà emanare tale obbligo quando lo riterrà opportuno.
L’idea iniziale era stata proposta nel 2023 dalla senatrice dello Stato della California Nancy Skinner, che suggeriva di rendere obbligatoria la ricarica bidirezionale nei veicoli elettrici entro il 2027. Tuttavia, la versione finale della proposta di legge, SB 59, ha rimosso questa scadenza, lasciando il potere alla CEC di intervenire al momento giusto. La legge prevede anche la collaborazione della California Air Resources Board e della California Public Utilities Commission per studiare i casi d’uso della ricarica bidirezionale e, se necessario, applicarla a specifiche classi di veicoli.
La legge potrebbe far risparmiare 1 miliardo di dollari
La California stima che l’integrazione dei veicoli elettrici nella rete potrebbe far risparmiare fino a 1 miliardo di dollari l’anno, dimostrando l’esistenza di una forte necessità di procedere con la proposta. Tuttavia, i costi di implementazione e il tempo necessario per progettare veicoli sono ancora un’incognita. Anche se la tecnologia per la ricarica bidirezionale non è complessa da integrare, è necessaria un’infrastruttura di servizi che gestisca lo stoccaggio e la distribuzione dell’energia, un sistema che al momento fatica a trovare consenso tra i consumatori.
Un altro problema è legato al fatto che, sebbene il sistema consenta ai proprietari di EV di guadagnare circa 500 dollari all’anno vendendo energia alla rete, ma l’acquisto di unità di ricarica più costose e la necessità di mantenere l’auto costantemente collegata alla rete potrebbe scoraggiare molti utenti. Insomma, i costi da sostenere rischiano di superare, di molto, i vantaggi proposti. La CEC dovrà valutare attentamente tutti questi fattori per decidere se e quando far scattare l’obbligo.