Viviamo nell’era degli assistenti virtuali in grado di conversare in modo naturale, ma Siri di Apple sembra essere rimasto indietro rispetto a rivali come ChatGPT. Il 10 giugno, all’apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC), potremmo assistere a un cambiamento epocale.

L’evento dovrebbe portare importanti aggiornamenti con iOS 18, il nuovo sistema operativo mobile, e novità significative per l’assistente virtuale dell’azienda. Si vocifera che stia lavorando ad un importante aggiornamento dell’architettura sottostante, passando da un sistema basato su regole a uno basato sull’apprendimento automatico. Questo cambiamento potrebbe consentire all’assistente di comprendere meglio il linguaggio naturale e fornire risposte più accurate e vere.

Siri: un nuovo capitolo all’orizzonte?

Dal suo debutto nel 2011, l’assistente virtuale di Apple ha aperto la strada all’interazione vocale, ma ora si trova ad affrontare un panorama competitivo dominato dall’intelligenza artificiale generativa. OpenAI, Google e Microsoft hanno lanciato assistenti multimodali in grado di comprendere testo, immagini e video, mettendo Apple di fronte a una sfida molto impegnativa.

La società, nonostante non abbia mostrato progetti su un suo assistente multimodale, ha comunque condotto delle ricerche promettenti. Ferret, introdotto a ottobre, è un modello IA che riconosce il contesto sul display del telefono, agendo poi di conseguenza. Sicuramente è un punto di partenza.

Si prevede anche che Apple possa integrare l’assistente vocale più profondamente con le sue altre app e servizi, come Apple Music, Apple TV+ e Apple News. Ciò potrebbe consentirgli di fornire raccomandazioni personalizzate e svolgere compiti più complessi, come prenotare un ristorante o acquistare biglietti per un concerto.

Apple potrebbe puntare sulla privacy come elemento distintivo rispetto alle altre AI, elaborando le richieste localmente e utilizzando il cloud solo per compiti più complessi. Siri potrebbe diventare più intelligente e contestualmente consapevole, grazie all’addestramento su grandi modelli linguistici (LLM). Tutti adesso ad attendere il WWDC di Apple per conoscere se ci sono novità importante su questo assistente virtuale.