La dott.ssa Adriana Albini, oncologa presso l’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, ha presentato il rivoluzionario protocollo Helixafe. Questo protocollo rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione del cancro, concentrandosi sulle condizioni di rischio prima della comparsa della malattia. Helixafe è un modello operativo innovativo che può identificare e trattare le condizioni predisponenti alla formazione di tumori.

L’approccio si basa su “Cancer Driver Interception” ed è supportato da prove scientifiche che dimostrano che la cancerogenesi è un processo che dura anni e che prevede condizioni predisponenti. Queste condizioni possono essere monitorate attraverso semplici test, consentendo interventi preventivi per fermare lo sviluppo dei tumori.

Il protocollo Helixafe si concentra su vari fattori di rischio, tra cui l’instabilità genomica, il controllo dell’infiammazione cronica, lo squilibrio del sistema immunitario e la flora batterica intestinale. Un elemento chiave è l’analisi del DNA libero circolante, ottenuto da un semplice prelievo di sangue, che può rivelare mutazioni somatiche indicative dell’insorgenza dei tumori solidi.

Il presidente della Bioscience Foundation, Giuseppe Mucci, sottolinea l’importanza dell’instabilità genomica come driver principale e spiega come il sequenziamento del DNA libero circolante possa rivelare queste mutazioni. Inoltre, l’analisi delle citochine e del rapporto CD4/CD8 permette di valutare l’infiammazione e l’equilibrio del sistema immunitario. Infine, il sequenziamento delle feci può analizzare lo squilibrio della flora batterica intestinale.

Questo nuovo approccio alla prevenzione del cancro è paragonato al controllo della pressione arteriosa e del livello di colesterolo nelle malattie cardiovascolari, permettendo di identificare i driver del cancro e trattare le condizioni che portano allo sviluppo dei tumori. Inoltre, si sottolinea la necessità di un progetto di comunicazione ed educazione per coinvolgere i medici di famiglia nella prevenzione attiva.