Gli studiosi hanno fatto una straordinaria scoperta nel territorio cileno: i resti di una nuova specie di dinosauro, noti come Gonkoken nanoi, appartenenti alla famiglia dei dinosauri “dal becco d’anatra”. Questi erbivori potevano raggiungere una lunghezza di 4 metri e pesare fino a una tonnellata. La loro presenza era diffusa nella regione della Patagonia cilena.
Le indagini per identificare questa nuova specie sono iniziate quasi un decennio fa, quando una spedizione dell’Istituto Antartico Cileno (INACH) ha trovato frammenti di ossa ai piedi di una collina nella valle del fiume Las Chinas, un’area rinomata per le importanti scoperte paleontologiche effettuate negli ultimi anni. Successivamente, gli scienziati hanno utilizzato la tecnologia digitale per ricostruire lo scheletro del dinosauro.
Il Cile si rivela ancora una volta sorprendente, sia per le eccezionali condizioni di conservazione dei reperti che forse per la sua storia biogeografica unica.
Alexander Vargas, direttore della Red Paleontológica presso l’Università del Cile e autore principale dello studio
La scoperta del Gonkoken nanoi getta nuova luce sull’antica fauna che popolava questa regione del mondo durante il periodo dei dinosauri. La sua esistenza evidenzia l’importanza dell’ecosistema preistorico della Patagonia cilena e l’importanza di preservare e studiare attentamente tali siti archeologici.
Nonostante la complessità dell’identificazione e della ricostruzione, grazie all’impegno e alla competenza degli scienziati coinvolti, è stato possibile ottenere una visione dettagliata di questo affascinante dinosauro. Il team di ricerca ha potuto esaminare attentamente le caratteristiche anatomiche e strutturali dei resti fossili, consentendo di comprendere meglio la storia evolutiva di questa specie.
Il Gonkoken nanoi si unisce ora alla ricca varietà di dinosauri scoperti in tutto il mondo, ampliando la nostra conoscenza sulla diversità e l’adattamento di queste creature antiche. La ricerca continua ad arricchire il nostro patrimonio paleontologico e a gettare nuova luce sul nostro passato remoto.