Si è conclusa lunedì, dopo 276 giorni, la seconda missione orbitale di un misterioso veicolo spaziale sperimentale della Cina. L’8 maggio è il veicolo ha fatto ritorno presso il Centro di lancio satellitare di Jiuquan, nel nord-ovest della Cina.

“Il successo dell’esperimento segna una svolta importante nella ricerca cinese sulle tecnologie di veicoli spaziali riutilizzabili, che forniranno metodi di andata e ritorno più comodi ed economici per l’uso pacifico dello spazio in futuro”, ha scritto Xinhua in un breve aggiornamento condiviso lunedì. Il veicolo spaziale è stato lanciato da Jiuquan il 4 agosto 2022, dando il via a una missione che il sito Space.com definisce «scarsa di dettagli ma ricca di mistero».

Il 31 ottobre, ad esempio, il veicolo ha espulso qualcosa in orbita. Alcuni esperti hanno ipotizzato che si trattasse di un modulo di servizio, indicando possibilmente che il veicolo stesse per tornare sulla Terra. Altri hanno ipotizzato che l’oggetto espulso fosse un piccolo satellite progettato per monitorare il veicolo spaziale cinese e condividere dati con i ricercatori sulla Terra. «Forse la risposta corretta a questo indovinello», scrive sempre Space.com. «considerato quanto a lungo il veicolo robotico sia rimasto in volo».

Gli esperti occidentali pensano che il veicolo sia grossomodo simile al veicolo sperimentale X-37B della Space Force degli Stati Uniti, che misura circa 8,8 metri di lunghezza. Anche i militari statunitensi sono molto riservati riguardo all’X-37B, che ha svolto sei missioni orbitali fino ad oggi, la più lunga delle quali è durata 909 giorni. Gli scopi e i risultati raggiunti da queste missioni sono perlopiù un mistero.