È il numero di minuti che le persone trascorrono parlando al cellulare che conta per la salute del cuore, e un numero maggiore di minuti significa un rischio maggiore“, ha dichiarato l’autore dello studio, il professor Xianhui Qin della Southern Medical University di Guangzhou, in Cina.  Quasi tre quarti della popolazione mondiale, di età pari o superiore ai 10 anni, possiede un telefono cellulare. Quasi 1,3 miliardi di adulti di età compresa tra i 30 e i 79 anni in tutto il mondo soffrono di pressione alta (ipertensione). L’ipertensione è uno dei principali fattori di rischio per infarto e ictus e una delle principali cause di morte prematura a livello globale. I telefoni cellulari emettono bassi livelli di energia a radiofrequenza, che è stata collegata a un aumento della pressione sanguigna dopo un’esposizione di breve durata. I risultati di studi precedenti sull’uso del cellulare e la pressione sanguigna non erano coerenti, potenzialmente perché includevano chiamate, messaggi, giochi e così via.  Lo studio ha utilizzato i dati della UK Biobank. Sono stati inclusi 212.046 adulti di età compresa tra 37 e 73 anni senza ipertensione. Le informazioni sull’uso del telefono cellulare per effettuare e ricevere chiamate sono state raccolte attraverso un questionario con informazioni auto-riportate, che comprendeva domande circa gli anni di utilizzo, le ore settimanali e l’uso di un dispositivo sia in vivavoce che con l’altoparlante.

I dati dello studio

I ricercatori hanno analizzato la relazione tra l’uso del telefono cellulare e l’ipertensione di nuova insorgenza dopo aver regolato i dati per età, sesso, indice di massa corporea, razza, deprivazione, storia familiare di ipertensione, istruzione, stato di fumatore, pressione sanguigna, lipidi nel sangue, infiammazione, glucosio nel sangue, funzione renale e uso di farmaci per abbassare i livelli di colesterolo o glucosio nel sangue.

L’età media dei partecipanti era di 54 anni. Durante un follow-upde lla durata di 12 anni, 13.984 partecipanti (7%) hanno sviluppato ipertensione. Gli utilizzatori di telefoni cellulari presentavano un rischio di ipertensione superiore del 7% rispetto ai non utilizzatori. Coloro che parlavano al cellulare per 30 minuti o più alla settimana avevano una probabilità maggiore del 12% di insorgenza di ipertensione rispetto ai partecipanti che dedicavano meno di 30 minuti alle telefonate. I risultati erano simili per donne e uomini. Esaminando i risultati in modo più dettagliato, rispetto ai partecipanti che trascorrevano meno di 5 minuti alla settimana a fare o ricevere chiamate al cellulare, un tempo di utilizzo settimanale di 30-59 minuti, 1-3 ore, 4-6 ore e più di 6 ore, era associato a un aumento del rischio di pressione alta rispettivamente dell’8%, 13%, 16% e 25%. Tra gli utenti di telefoni cellulari, gli anni di utilizzo e l’uso di un dispositivo a mani libere, quindi con vivavoce, non sono risultati significativamente correlati allo sviluppo dell’ipertensione. I ricercatori hanno anche esaminato la relazione tra il tempo di utilizzo (meno di 30 minuti vs. 30 minuti o più) e l’ipertensione di nuova insorgenza, a seconda che i partecipanti avessero un rischio genetico basso, intermedio o alto di sviluppare l’ipertensione.  L’analisi ha mostrato che la probabilità di sviluppare l’ipertensione era maggiore in coloro che avevano un rischio genetico elevato e che trascorrevano almeno 30 minuti alla settimana parlando al cellulare: avevano una probabilità di ipertensione superiore del 33% rispetto a coloro che avevano un rischio genetico basso e che trascorrevano meno di 30 minuti alla settimana al telefono. Il professor Qin ha dichiarato: “I nostri risultati suggeriscono che parlare al cellulare potrebbe non influire sul rischio di sviluppare l’ipertensione, purché il tempo di conversazione settimanale sia mantenuto al di sotto della mezz’ora”. Sono necessarie ulteriori ricerche per replicare i risultati, ma fino ad allora sembra prudente mantenere le chiamate al cellulare al minimo per preservare la salute del cuore”.