Cos’è una festività mobile? Yna ricorrenza che non ha un giorno prefissato nel calendario ma la cui data cambia giorno da un anno all’altro, essendo dipendente da quella di altre ricorrenze o circostanze. Una festa (o ricorrenza) mobile può essere di natura civile o religiosa. Sono le ricorrenze mobili istituite dallo Stato o nate dalla tradizione popolare (un esempio è il carnevale). Nel Calendario liturgico della Chiesa cattolica, e di altre confessioni cristiane, le feste e le ricorrenze mobili dipendono dalla data della Pasqua, ma alcune dipendono da altre date o da altre festività, o sono collegate a giorni della settimana ricadenti entro determinati periodi dell’anno (come il Natale). La Pasqua è l’esempio classico di ricorrenza mobile. La sua data varia di anno in anno perché è correlata con il ciclo lunare. All’interno del cristianesimo vi sono due regole differenti a seconda che si usi il calendario gregoriano (cattolici e protestanti) o quello giuliano (ortodossi e la maggioranza delle Chiese cattoliche orientali). Queste due regole in alcuni anni fanno ricadere la Pasqua nella stessa data (e quindi tutti i cristiani festeggiano la Pasqua nello stesso giorno), in altri anni in date differenti.

Il calcolo della data della Pasqua cristiana segue approssimativamente quello della Pasqua ebraica, ma se ne discosta per due motivi: il primo è che essa si festeggia sempre di domenica, giorno della resurrezione di Gesù, ma giorno proibito per la Pasqua ebraica, il secondo è che per il calcolo convenzionale del plenilunio non viene usato il calendario ebraico (codificato da Maimonide nel XII secolo), ma il calendario lunisolare ecclesiastico. Il principio che fissa la data della Pasqua cristiana fu stabilito a seguito del Concilio di Nicea (325): la Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena di primavera (all’epoca dei primi computi l’equinozio cadeva il 21 marzo, che pertanto divenne la data di riferimento). Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell’equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile.

L’epatta, l’età della Luna

Poiché l’osservazione diretta della luna piena poteva dar luogo a errori (specie in caso di maltempo) e non si poteva prevedere in anticipo, si decise di fissare la Pasqua secondo una regola matematica prestabilita. Questa regola è basata sul calcolo dell’epatta, definita come l’età della Luna al 1º gennaio, vale a dire il numero di giorni trascorsi dall’ultima Luna nuova; questo numero può andare da 1 a 30. Il calendario gregoriano utilizza una regola modificata ripresa dal calendario giuliano: nel calendario giuliano, si assume che 19 anni solari corrispondano esattamente a un numero intero (235) di mesi lunari (vedi Ciclo metonico). Di conseguenza, i valori dell’epatta si ripetono regolarmente secondo un ciclo di 19 anni. Il calendario giuliano presenta un certo margine di errore (circa 11 minuti all’anno), che nel corso dei secoli si accumulava, cosicché la data dell’equinozio non coincideva più con quella nominale del 21 marzo (esatta al tempo del concilio di Nicea). Nel 1582, quando lo scarto era ormai di 10 giorni, papa Gregorio XIII riformò il calendario per correggere questo errore. Simultaneamente, inoltre, il papa prese cura di correggere l’errore che si accumula a causa del fatto che 235 lunazioni non corrispondono a un numero intero di giorni. Nel nuovo calendario, chiamato calendario gregoriano, l’epatta segue ancora un ciclo di 19 anni, che però può cambiare da un secolo all’altro.

Differenza fra la Luna ecclesiastica e quella astronomica

Come riporta Wikipedia, la data del plenilunio pasquale segue, dunque, regole approssimate che inducono a celebrare la Pasqua in una data che talvolta potrebbe essere diversa da quella che si otterrebbe applicando la regola stabilita a Nicea ai dati astronomici. Tale differenza è dovuta a due motivi:

  • L’equinozio di primavera non cade sempre il 21/03, come stabilito convenzionalmente al concilio di Nicea del 325 d.C., ma oscilla tra il 19/03 ed il 21/03 (almeno nel XXI secolo), con maggiore frequenza il 20/03;
  • Le date del plenilunio sono prese da tabelle “ecclesiastiche”, non da effemeridi astronomiche.

Le date della Pasqua per il calendario gregoriano nel XXI secolo sono le seguenti:

15 aprile 2001 24 aprile 2011 4 aprile 2021 13 aprile 2031 21 aprile 2041
31 marzo 2002 8 aprile 2012 17 aprile 2022 28 marzo 2032 6 aprile 2042
20 aprile 2003 31 marzo 2013 9 aprile 2023 17 aprile 2033 29 marzo 2043
11 aprile 2004 20 aprile 2014 31 marzo 2024 9 aprile 2034 17 aprile 2044
27 marzo 2005 5 aprile 2015 20 aprile 2025 25 marzo 2035 9 aprile 2045
16 aprile 2006 27 marzo 2016 5 aprile 2026 13 aprile 2036 25 marzo 2046
8 aprile 2007 16 aprile 2017 28 marzo 2027 5 aprile 2037 14 aprile 2047
23 marzo 2008 1º aprile 2018 16 aprile 2028 25 aprile 2038 5 aprile 2048
12 aprile 2009 21 aprile 2019 1º aprile 2029 10 aprile 2039 18 aprile 2049
4 aprile 2010 12 aprile 2020 21 aprile 2030 1º aprile 2040 10 aprile 2050
2º aprile 2051 10 aprile 2061 19 aprile 2071 30 marzo 2081 8 aprile 2091
21 aprile 2052 26 marzo 2062 10 aprile 2072 19 aprile 2082 30 marzo 2092
6 aprile 2053 15 aprile 2063 26 marzo 2073 4 aprile 2083 12 aprile 2093
29 marzo 2054 6 aprile 2064 15 aprile 2074 26 marzo 2084 4 aprile 2094
18 aprile 2055 29 marzo 2065 7 aprile 2075 15 aprile 2085 24 aprile 2095
2 aprile 2056 11 aprile 2066 19 aprile 2076 31 marzo 2086 15 aprile 2096
22 aprile 2057 3 aprile 2067 11 aprile 2077 20 aprile 2087 31 marzo 2097
14 aprile 2058 22 aprile 2068 3 aprile 2078 11 aprile 2088 20 aprile 2098
30 marzo 2059 14 aprile 2069 22 aprile 2079 3 aprile 2089 12 aprile 2099
18 aprile 2060 30 marzo 2070 7 aprile 2080 16 aprile 2090 28 marzo 2100

La Pasqua è detta “bassa” dal 22 marzo al 2 aprile, “media” dal 3 al 13 aprile e “alta” dal 14 al 25 aprile.

Nella Chiesa d’Oriente, il calcolo viene effettuato sulla base del calendario giuliano e dunque la Pasqua ortodossa può cadere tra il 4 aprile e l’8 maggio. Nel Consiglio ecumenico delle Chiese del 1997 è stato proposto di far coincidere le due date ma la riforma non ha avuto seguito. La tradizione della Chiesa cattolica vuole che la data della Pasqua sia annunciata ai fedeli dai sacerdoti durante i riti della festività dell’Epifania (6 gennaio) La maggior parte delle festività buddhiste si basano sul calendario lunare, quindi sono feste mobili. La più importante di esse, il Vesak, si celebra generalmente in corrispondenza del plenilunio di maggio, anche se in Italia, in base a un accordo tra l’Unione buddhista italiana e il Governo italiano, è fissata all’ultima domenica di maggio.