L’One Forest Summit ha iniziato un progetto istituendo un fondo che intende riconoscere e incentivare i paesi che si adoperano per la salvaguardia delle proprie foreste e la riduzione delle emissioni di CO2. Tale fondo rappresenta un premio per gli sforzi compiuti dalle nazioni che si impegnano in prima persona nella lotta contro il cambiamento climatico e la deforestazione. La salvaguardia dei bacini forestali rappresenta una questione di portata globale poiché essi riescono ad assorbire circa 2,6 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno, nonché a svolgere un ruolo cruciale nella regolazione del clima.
Oltre a essere custodi di una vasta biodiversità e di habitat in pericolo di estinzione, queste foreste agiscono come una sorta di barriera tra le attività umane e i cicli naturali, prevenendo così l’insorgere di nuove epidemie. Malgrado la necessità di preservare le foreste tropicali per combattere i fenomeni del cambiamento climatico, vi è ancora una consistente quantità di foreste che viene distrutta per far spazio a terreni destinati all’agricoltura.
L’One Forest Summit è stato organizzato il 1° e 2 marzo a Libreville, Gabon, per promuovere l’azione climatica e la conservazione della biodiversità, incentivando la solidarietà tra i tre principali bacini forestali mondiali. Durante il vertice è stato presentato il Piano di Libreville, che si basa su cinque pilastri legati all’impegno politico mondiale nella tutela delle foreste. Il Gabon, che è coperto per l’88% dalla foresta, è uno dei sei paesi del bacino del fiume Congo ed è impegnato nella protezione degli ambienti naturali, con circa un terzo delle sue foreste che hanno lo status di parco nazionale. Il Gabon è anche uno dei pochi paesi al mondo che assorbe più CO2 di quanto ne emetta e nel 2021 è diventato il primo stato africano a ricevere compensazioni economiche dalle Nazioni Unite per la protezione dell’ambiente e la riduzione delle emissioni.