La scommessa di Tesla sui Bitcoin è costata carissimo alla casa automobilistica. A causa del crollo della criptovaluta, Tesla ha perso oltre 140 milioni di dollari. In molti di voi se lo ricordano di sicuro: ad inizio del 2021, quando la criptovaluta era vicina al suo valore massimo, Tesla divenne una delle prima aziende di grandi dimensioni a decidere di investire nei Bitcoin.
La casa automobilistica decise, infatti, di investire 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta. In una recente comunicazione inviata alla SEC, Tesla ha riportato di aver perso 140 milioni di dollari a causa dell’investimento.
Complessivamente, Tesla ha riportato di aver perso 204 milioni a causa della scommessa sui Bitcoin nel corso del 2022. La casa automobilistica sarebbe comunque riuscita a recuperare 64 milioni di dollari convertendo parte delle riserve crypto in valuta fiat, riducendo di conseguenza la perdita netta.
Ricordiamo che inizialmente Tesla non si era limitata a scommettere 1,5 miliardi di dollari, ma aveva anche offerto la possibilità di acquistare le sue auto pagando in Bitcoin (solo negli USA). Possibilità che venne rapidamente revocata, proprio per colpa dell’estrema volatilità della criptovaluta.
A febbraio del 2021, quando Tesla acquistò Bitcoin per 1,5 miliardi di dollari, la criptovaluta valeva circa 45.000 dollari. A distanza di due anni, oggi un Bitcoin viene scambiato a 23.148$. Con il senno di poi, è un miracolo che la casa automobilistica sia riuscita a contenere le perdite, decidendo, saggiamente, di convertire gran parte delle riserve in Bitcoin quando la moneta virtuale aveva un valore più alto di quello attuale.
Almeno inizialmente era sembrato che la scommessa potesse generare un importante guadagno per Tesla, dal momento che il valore della criptovaluta aveva subito un’importante impennata proprio nei giorni successivi all’annuncio dell’acquisto. Verso la fine di febbraio del 2021, Tesla aveva riportato di aver guadagnato dai Bitcoin più di quanto avesse guadagnato dalla vendita delle auto.