Da quando Elon Musk è il nuovo proprietario, Twitter sta registrando numeri da record. “Gli utenti attivi su base quotidiana sono ai massimi di sempre”, ha comunicato l’azienda ai suoi inserzionisti, così come si evince da un documento interno letto dalla redazione di The Verge.

Nello specifico, quelli che Twitter chiama mDAU – cioè gli utenti attivi monetizzabili – sono cresciuti del 20%, mentre negli Stati Uniti, il mercato più importante di Twitter, la crescita avverrebbe a ritmi ancora più elevati. Queste informazioni fanno parte di un fascicolo, sotto forma di FAQ, che il dipartimento Sales di Twitter ha consegnato ad alcuni dei più importanti inserzionisti del social.

Nello stesso documento l’azienda spiega che i livelli di hate speech, cioè i commenti razzisti, misogini e omofobi, è rimasto stabile: non sarebbe vero che Elon Musk avrebbe sdoganato i commenti d’odio sul social. “L’hate speech rappresenta lo 0.25/0.45% di tutti i tweet postati ogni giorni, una frazione minuscola su oltre centinaia di milioni di post pubblicati ogni giorno”.

Le FAQ menzionano poi anche Elon Musk, sostenendo che perfino il miliardario nonché nuovo CEO del social è sottoposto alle stesse regole che valgono per tutti. Il che significa che virtualmente potrebbe essere bannato in caso di una grave violazione delle policy. Ciò che le Twitter non dice è che ad Elon Musk basterebbe un semplice colpo di telefono per cambiare le regole a suo piacere: cosa che peraltro sembra avere già fatto.

Twitter si trova nella disperata posizione di dover corteggiare i suoi inserzionisti più storici, dopo che alcuni importanti brand – tra cui Pfizer e il Gruppo Volkswagen – hanno deciso di sospendere ogni investimento pubblicitario in polemica contro il nuovo proprietario del social network.