Voltiris è una start up svizzera che ha creato gli innovativi moduli solari. Questi sono compatibili con l’agricoltura e per unire il massimo della produzione energetica con quella colturale. Si tratta di una nuova tecnologia riguardante le serre fotovoltaiche. Installati di recente due sistemi pilota nei cantoni Vallese e Grigioni.

In Svizzera la coltivazione delle verdure prevede la costruzione di serre. Di conseguenza serve un consumo enorme di energia.

 

Riscaldare una serra di 5 ettari costa più di 1,5 milioni di franchi all’anno. E una serra di quelle dimensioni emette all’incirca la stessa quantità di CO2 all’anno come 2.000 persone. Abbiamo in programma di applicare diversi trattamenti al vetro riflettente in base alle esigenze di colture specifiche, al fine di migliorare ulteriormente i nostri raccolti.

Nicolas Weber, CEO di Voltiris

 

 

Il traguardo della Federazione svizzera dei coltivatori è l’eliminazione di tutta l’energia proveniente da combustibili fossili entro il 2040. Ecco che Voltiris con la sua tecnologia aiuta questo obiettivo. Le piante usano le onde contenute nella luce del sole. Quelle che restano sono concentrate su celle fotovoltaiche per la generazione di energia solare.

L’impresa così ha creato un sistema verticale. Esso traccia il movimento del sole tramite il cielo per dare una resa giornaliera uguale a quella dei pannelli solari tradizionali. Si adoperano filtri selettivi che assumono un colore diverso a seconda del punto di osservazione.

 

Due invenzioni brevettate sono ciò che rende il sistema Voltiris unico e in grado di funzionare così bene. La prima è un sistema ottico che concentra efficacemente la luce solare; il secondo è un dispositivo di tracciamento che permette di allungare del 40% i tempi di produzione dell’energia. Grazie a queste innovazioni, il sistema può ottenere rendimenti simili a quelli dei pannelli solari convenzionali ma con solo la metà delle onde luminose.

azienda Voltiris

 

 

Tali impianti dovrebbero dimezzare le emissioni di CO2 delle serre dando tra il 60% e il 100% del loro fabbisogno energetico. Il prossimo traguardo dell’azienda sarà lo studio di specchi che si adattino a singole e precise colture.