La gestione dei diritti di sfruttamento per opere derivative dalle opere di J. R. R. Tolkien è piuttosto complessa ma di crescente importanza, in un panorama come quello dell’entertainment avido più che mai di brand di richiamo e abbastanza forti da poterci investire nella produzione di trasposizioni di ogni tipo, dai videogiochi ai lungometraggi alle serie tv. Embracer Group, compagnia svedese che si appresta a diventare una potenza del mondo audiovisivo, ha annunciato di essere riuscita ad accaparrarsi la Middle-earth Enterprises (detentrice dei diritti delle opere di Tolkien, Il Signore degli Anelli incluso) dalla The Saul Zaentz Company, che ne deteneva i diritti e l’aveva recentemente messa all’asta.
Il gruppo nordico l’ha spuntata su una numerosa e agguerrita concorrenza, accaparrandosi una IP di livello massimo che le permetterà di realizzare (internamente o dando in licenza) prodotti di ogni tipo ispirati agli scritti di Tolkien, sia quelli già noti (o più noti) che altri ancora inediti al pubblico più vasto di non fan. Questo include la possibilità di sfruttare anche i singoli personaggi o ambientazioni per ricreare spin-off completamente inediti (come, in un certo qual modo, è del resto anche Gli Anelli del Potere, sviluppato da Amazon prima dell’acquisizione) sotto qualunque forma: fumetti, videogiochi, serie tv, lungometraggi, produzioni teatrali.
È ancora presto per capire come si evolverà il progetto di sfruttamento editoriale, ma è certamente un momento di grande esposizione per il franchise, tra il videogioco di Gollum in arrivo, la serie tv prequel de Gli Anelli del Potere su Prime Video e il progetto del film animato di Warner Bros. ancora in atto. Si tratta di operazioni slegate, ma in futuro Embracer potrebbe entrare in partnership per seguiti e ulteriori spin-off.
Nata nel 2011 in ambito videoludico e di Home Video, negli ultimi anni Embracer sta scalando con successo il mercato distributivo e delle licenze ufficiali, acquisendo poco alla volta pezzi molto interessanti: ad esempio Asmodee, Dark Horse Comics e l’ex Koch Media (ora Plaion), ma anche singole IP o pacchetti delle stesse, come quelle acquisite recentemente da Square Enix, come Tomb Raider. L’obiettivo è chiaramente quello di diventare una major di alto profilo, non solo in Europa, diversificando le operazioni su vari campi dell’entertainment.
Restiamo in attesa di sapere come si muoverà nella produzione di contenuti tolkeniani, in futuro.
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