Robinhood non se la sta passando molto bene. La piattaforma è nata con lo scopo di rendere il trading accessibile e, per certi versi appetibile, anche ai giovanissimi. Durante il picco del suo successo valeva oltre 32 miliardi di dollari, ora la società è valutata ‘appena’ 7 miliardi.
Robinhood fin dal suo debutto è stata accolta da fortissime polemiche, soprattutto per le sue meccaniche di gamification, accusate di spingere i giovanissimi ad investire in borsa in modo sconsiderato e irresponsabile. Insomma, gira e rigira, anche Robinhood, come altre app prima di lei, era stata accusata di creare dipendenza. Nel 2020 un ragazzo di appena 20 anni si era tolto la vita a causa di un glitch di Robinhood: la piattaforma gli aveva erroneamente indicato un saldo negativo di quasi un milione di dollari.
Ma la crisi di Robinhood ha più che altro a che fare con la più generale condizione economica globale, con l’aumento dei tassi e, quindi, con il crollo del mercato azionario. Robinhood ha costruito la sua popolarità in un momento di grande fermento per il mercato azionario. Quando le azioni delle aziende tech guadagnavano di trimestre in trimestre decine di punti percentuali.
Oggi, per ragioni che abbiamo già spiegato, tutti gli asset speculativi sono in forte difficoltà. Vale per le criptovalute, ma anche per le cosiddette ‘meme stock‘ che avevano fatto la fortuna di Robinhood.
La situazione sarebbe così nera che, stando ad alcuni rumor, Robinhood potrebbe finire inghiottita da un’azienda più grande. FTX, una piattaforma di trading di criptovalute, sarebbe, infatti, interessata ad acquistare Robinhood. Contestualmente, anche attori più istituzionali, come Goldman Sachs e JPMorgan, avrebbero manifestato un interesse per Robinhood. La notizia di una possibile acquisizione ha giovato al valore in borsa di Robinhood, con le azioni della società che hanno rapidamente guadagnato il 14%.