Dopo l’Unione Europea, anche il governo del Brasile sta valutando di obbligare Apple a passare allo standard USB-C su tutti i suoi prodotti, iPhone inclusi. La proposta è stata giustificata con lo scopo di abbattere gli sprechi e, in particolare, i cosiddetti rifiuti elettronici.
In realtà, nel caso specifico di Apple, l’azienda già da diversi anno sta progressivamente rimuovendo l’ingresso Lightning da tutti i suoi prodotti più recenti. Con ogni probabilità, gli iPhone che usciranno nel 2023, cioè gli iPhone 15, avranno tutti l’ingresso USB-C e non quello Lightning. Il nuovo regolamento europeo e la proposta di legge brasiliana non farebbero altro che imporre per legge quello che è un fenomeno già in atto.
Piuttosto, queste leggi avranno l’apprezzabile risultato di forzare un unico standard su tutti quei prodotti di elettronica di piccola taglia che ancora oggi utilizzano standard diversi tra loro, aumentando inutilmente il numero di cavi e caricabatterie che i consumatori sono costretti a tenere a casa.
In Brasile è Agência Nacional de Telecomunicações a spingere per una nuova regolamentazione che faccia piazza pulita dei diversi standard, imponendo a tutti i produttori l’ingresso USB-C. Anche negli USA qualcosa inizia a muoversi: un gruppo di parlamentari democratici sta lavorando ad una proposta molto simile.
La proposta dell’Anatel prevede l’obbligo di passare all’USB-C a partire dal 1 luglio del 2024.