Nasce GoPractical, un brand che rinuncia alla CGI ed alle manipolazioni di post-produzione per puntare direttamente all’analogico, con l’obiettivo di restituire agli spettatori la consapevolezza di poter potenzialmente toccare con mano anche gli elementi più spettacolari che vedono sullo schermo. Il suo ideatore è il regista pratico Marcello Baretta.
Ecco il video di presentazione di GoPractical alle prese con un esperimento sociale che chiama in causa la magia di E.T. l’Extraterrestre.
Animatronic character comes to life in a social-experiment for young generations
This project, for educational purposes, describes the stages of development of animatronic techniques applied, in this case, to the character of E.T. and how the final result generates unique emotions and interactions that cannot be replaced by digital, thus reflecting the thought of practical director Marcello Baretta that analog special effects cannot be overcome by digital techniques.#animatronics #ettheextraterrestrial
Posted by GoPractical on Saturday, April 16, 2022
Oggi i film spettacolari sono sempre più spesso disegnati a computer: le scenografie, le acrobazie, gli oggetti di scena, i costumi, i veicoli e perfino gli attori. Con il digitale tutto è realizzabile, ma è davvero possibile emozionarsi sapendo che tutto ciò che appare sullo schermo è solo un disegno? Se la risposta è No, se vi manca quel cinema più umano e meno tecnologico, allora preparate i fazzoletti: per celebrarne il 40° anniversario dall’apparizione sul grande schermo, il tenero E.T., l’extraterrestre più amato della storia del Cinema, ritorna. Nell’ambito di un esperimento sociale realizzato a scopo didattico dal brand cinematografico GoPractical e diretto dal fondatore, il regista pratico Marcello Baretta, la testa meccanica del piccolo alieno torna ad animarsi e a stupire il pubblico, emozionando soprattutto le giovani generazioni che ancora non lo conoscono.
Classe 1986, Marcello Baretta è autore di saggi sul Cinema ed è considerato un “regista pratico” perché sceglie di recuperare e potenziare tecniche e soluzioni esclusivamente analogici. Marcello Baretta elimina il digitale, rinuncia alla CGI, alle manipolazioni di post-produzione e agli elementi virtuali, con l’obiettivo di restituire agli spettatori la consapevolezza di poter potenzialmente toccare con mano anche gli elementi più spettacolari che vedono sullo schermo.
Oggi molti adolescenti usano trucchi digitali, filtri fotografici e fondali virtuali per elaborare i video che postano sui social network e difficilmente si stupiscono quando al cinema ritrovano le stesse tecniche. Ma cosa proverebbero di fronte a elementi spettacolari che sono invece reali, tangibili? È la grande sfida che GoPractical ha affrontato con l’esperimento sociale che ha coinvolto alcuni giovani della generazione Z, quella cresciuta in una cultura dominata da internet.
Alcuni di questi ragazzi, abituati allo streaming, non erano mai stati al Cinema e grande è stata la
loro emozione nel vedere il capolavoro di Steven Spielberg sul grande schermo. Ancora più intensa è stata la sorpresa di poter saltare oltre lo schermo dopo la visione, ritrovandosi faccia a faccia con il celebre personaggio-icona degli anni ’80, riportato in vita grazie all’impiego di quella tecnologia animatronica che ha valso al film del 1982 un premio Oscar agli effetti speciali e che oggi, nel 2021, è stata progettata e realizzata da Marcello Baretta. L’evento è documentato con un video che racconta la realizzazione di questi effetti pratici e soprattutto dimostra quanta emozione e fascino suscitino ancora, anche tra il pubblico di nativi digitali.
Sull’esperimento sociale di GoPractical è stato riportato:
Nonostante ci fosse solo la testa del personaggio, azionata con decine di cavi e di guaine che uscivano dalla base del collo, i bambini, pur consapevoli della sua natura artificiale, interagivano con questo attore meccanico come se fosse vero. La magia del cinema si basa sul contrasto tra cognizione (sappiamo di assistere a una finzione) e percezione (vediamo elementi reali) e quei bambini hanno provato lo stesso straniamento, emozionandosi profondamente. Alla fine delle riprese nessuno di loro voleva più lasciare il set.
Dopo l’emergenza pandemica segnata da identità digitali, relazioni virtuali, streaming, didattica online e smartworking, ora più che mai le persone desiderano tornare alle esperienze dirette e concrete. Secondo Marcello Baretta, il film che più rappresenta l’epoca digitale che stiamo vivendo è un altro indimenticabile classico degli anni ’80: La storia Infinita. Secondo le sue parole:
Nel film, il regno di Fantàsia è dilaniato dal Nulla e ogni cosa, perfino gli elementi naturali e gli abitanti stessi, sono svuotati, sono cavi. Il regno viene salvato dall’adolescente Bastian solo quando tocca con mano un granello di Fantàsia offertogli dall’imperatrice bambina. È la metafora perfetta dei nostri tempi: il regno della fantasia, le storie che vediamo al Cinema, sono svuotate e appiattite dal Nulla, cioè da immagini digitali che, appunto, non esistono, non sono tangibili, sono solo una manciata di impalpabili pixel. Come Bastian, abbiamo bisogno di toccare con mano gli elementi di cui quelle storie sono fatte per poter tornare a crederci, per poter tornare a sognare.
GoPractical, insieme alla casa editrice Tra Le Righe Libri, presenta il saggio “Il regista pratico” che racconta questa regia visionaria e sperimentare e lancia al mercato cinematografico un messaggio forte e una strategia produttiva chiara: realizzare film spettacolari senza ricorrere al digitale, riallocando le risorse per raggiungere un equilibrio tra creazione di valore e creazione di profitto, tutelando il lavoro delle maestranze il cui contributo è stato limitato o sostituito dal digitale.
Per questo motivo, GoPractical lancia THE PRACTICAL PEOPLE: un network internazionale aperto alle maestranze del Cinema che ancora impiegano metodi pratici e artigianali, a cui ci si può iscrivere gratuitamente attraverso il sito www.gopractical.it.
GoPractical – la cui peculiarità è la realizzazione di prototipi, modelli in scala e ricostruzioni per raccontare il Cinema analgico attraverso corsi ed eventi didattici – annuncia anche che presto presenterà una nuova produzione, dedicata all’arte della scenografia e della scenotecnica.
- Comunicato stampa