Svolta storica per Apple: consentirà i metodi di pagamento alternativi su iOS. Per il momento si inizia con una categoria di app specifica, che comunque include una vasta quantità di servizi popolari — tra cui Netflix e Spotify.

Apple consentirà agli sviluppatori di introdurre metodi di pagamento alternativi sulle loro App. Per il momento la novità riguarda esclusivamente le app della categoria ‘Reader’.

Apple consentirà agli sviluppatori di implementare metodi di pagamento alternativi. Così, ad esempio, Spotify potrebbe reindirizzare l’utente sul suo sito ufficiale per concludere l’acquisto di un abbonamento. La svolta nasce da un accordo stretto da Apple con le autorità del Giappone, dove l’azienda si era impegnata ad accettare metodi di pagamento alternativi per tutte quelle app che non offrono beni e servizi digitali acquistabili in app. Sorprendentemente, l’azienda ha deciso di implementare il cambiamento a livello globale.

La novità riguarda esclusivamente le app che ricadono nella categoria ‘reader’. Nonostante il nome fuorviante, non si tratta esclusivamente delle app che consentono di accedere a contenuti scritti – come libri, quotidiani e riviste -, ma in generale delle app che consentono la riproduzione di contenuti multimediali, e quindi video, film, musica e molto altro.

Recentemente le politiche ‘monopolistiche’ dell’App Store sono state oggetto di ampio scrutinio da parte dei regolatori. Recentemente Apple ha ricevuto una multa di 5 milioni di euro in Olanda. In quel caso si parlava sempre dell’obbligo di utilizzare i metodi di pagamento offerti da Apple, anche se in relazione alle app di dating (non incluse nella categoria ‘Reader’). Per le stesse ragioni, in Olanda è stata anche depositata una Class Action: un’associazione dei consumatori chiede un risarcimento di 5 miliardi di euro.

Per beneficiare della nuova politica sui pagamenti, gli sviluppatori dovranno individualmente chiedere l’accesso al programma External Link Account Entitlement. L’introduzione di metodi di pagamento alternativi sulle principali app per iOS potrebbe richiedere ancora diversi mesi.