Anche Google esplora il mondo dei Bitcoin e delle altre criptovalute. «Le criptovalute sono uno degli oggetti della nostra attenzione», ha detto Bill Ready, a capo della divisione Commerce di Google. «Ci evolveremo assieme alle esigenze degli utenti e dei commercianti».

Google avrebbe già stretto una partnership con l’exchange Coinbase Inc. e con la piattaforma per i pagamenti via criptovalut BitPay. Idealmente, nell’immediato futuro Google Pay potrebbe consentire il deposito di criptovalute, con la possibilità di utilizzarle per i pagamenti (previa conversione in valuta fiat). Le transazioni in criptovalute – in assenza di conversioni – non è al momento contemplata.

L’integrazione delle criptovalute in Google Pay consentirebbe agli utenti di conservare Bitcoin e altri asset virtuali nel portafoglio, limitando i pagamenti al saldo in valuta fiat.

Lo scorso ottobre Google ha cancellato i suoi piani per offrire anche servizi bancari, progetto che era stato avviato subito dopo l’assunzione dell’ex dirigente di PayPal Arnold Goldberg. «Non siamo una banca e non abbiamo intenzione di diventare una banca», ha spiegato Bill Ready. Piuttosto, Google vuole connettere i principali servizi finanziari con gli utenti. Fare da intermediario.

Ricordiamo che, tra il 2019 e 2020 Apple, ha presentato una carta di credito in collaborazione con Goldman Sachs. Nei mesi successivi al lancio della carta di credito – ancora inedita in Europa -, sembrava che anche molti altri competitor diretti di Apple dovessero inseguire questa iniziativa. Per il momento non si è ancora fatto avanti nessuno.