Zodiac Killer: abbiamo veramente scoperto la sua identità? La polizia per il momento tentenna

Un team eterogeneo composto da 40 membri – specialisti di diversi campi – sostiene di aver ricostruito l’identità del Killer dello Zodiaco. Non è la prima volta che succede e per il momento di ufficiale non c’è assolutamente nulla. In assenza di una dichiarazione dell’FBI a quella o quell’altra teoria (e negli ultimi anni ce ne sono state moltissime), vale la pena di usare un po’ di sano scetticismo. Contando che parliamo di un’indagine irrisolta su fatti di oltre 50 anni fa (!), forse quella risposta ufficiale da parte delle forze dell’ordine non arriverà mai.

Ma andiamo con ordine:  Il serial killer è stato attivo negli anni ’60 ed è entrato di prepotenza nell’immaginario collettivo, soprattutto per via dei messaggi cifrati che ha inviato alla stampa e alla polizia nel corso degli anni, molti dei quali rimasti a lungo irrisolti. Per oltre 50 anni l’identità di Zodiac è rimasta un mistero.

Il team Case Breakers sostiene di essere arrivato finalmente ad una soluzione: il responsabile degli efferati omicidi sarebbe Gary Francis Poste, ma non solo, Poste sarebbe anche il responsabile di un omicidio finora non attribuito a Zodiac Killer.

Il team Case Breakers è composto da ex poliziotti, investigatori dell’FBI, giornalisti, membri delle agenzie d’intelligence e militari. Sarebbero arrivati alla loro ipotesi studiando le prove e il materiale fotografico accumulati nel corso degli anni di attività del killer. Il profilo di Poste, sostengono, combacerebbe con le ricostruzioni dell’epoca: soprattutto avrebbe delle cicatrici identiche a quelle raffigurate in uno dei tanti identikit del killer dello zodiaco.

Ma probabilmente non consoceremo mai la verità: Gary Francis Poste è morto nel 2018, tre anni fa.

Il team sostiene anche che il nome Gary Francis Poste sia la chiave di decifrazione di alcuni messaggi criptati inviati dal killer dello zodiaco ai giornali e alla polizia.

Gary Francis Poste, continua Case Breakers, sarebbe anche il responsabile dell’omicidio della diciottenne Cheri Jo Bates, delitto che risale a due anni prima dell’inizio della scia di sangue attribuita al killer dello zodiaco. Tesi che ad ogni modo sarebbe stata già contestata dalle forze dell’ordine di Riverside, contea della California dove era avvenuto l’omicidio. Per la risoluzione del caso irrisolto la polizia di Riveside aveva offerto una taglia di 50.000$.

I precedenti: da Lawrence Kaye al Mostro di Firenze

Non è la prima volta che qualcuno sostiene di aver scoperto l’identità del killer dello Zodiaco, soprattutto attraverso la decifrazione di messaggi ancora irrisolti. Solamente questa estate un ingegnere francese aveva attribuito gli omicidi a Lawrence Kaye, uno dei tanti uomini finiti nella lista dei sospettati della polizia all’epoca degli omicidi.

Ci sono state anche ricostruzioni e dichiarazioni quantomeno audaci: non troppo tempo fa la stampa diffuse perfino l’ipotesi che il killer dello zodiaco e il mostro di Firenze fossero la stessa persona.

Per gli amanti dei meme: qualcuno ha perfino ipotizzato che Zodiac fosse in realtà il senatore repubblicano Ted Cruz. Lui ci ha scherzato su diverse volte.

Questa volta però le cose sono leggermente diverse, perché la rivelazione ci arriva da un pool composto non da appassionati amatoriali, ma da veterani del mondo delle indagini. È una garanzia sufficiente? No, ma è qualcosa.

Cosa dicono le forze dell’ordine

Per il momento l’FBI non si sbottona e con una dichiarazione inviata alla CNN il Bureau, tra le righe, lascia intendere di non essere particolarmente impressionato dalle nuove rivelazioni:

Non possiamo parlare di potenziali sospetti, dato che si tratta di un’indagine ancora in corso. Il caso del Killer dello Zodiaco rimane aperto. Allo stato attuale, non abbiamo nuove informazioni da condividere.

Come accennavamo poco sopra, doccia fredda anche dalle forze dell’ordini competenti per il caso Bates: «Il responsabile dell’omicidio di Cheri Jo Bates e Zodiac non sono nella maniera più assoluta la stessa persona», ha dichiarato Ryan Railsback, un portavoce della Polizia di Riverside.

 

 

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